Firenze, 28 novembre 2025 – Il progetto definitivo per la nuova linea tramviaria Libertà–Rovezzano è stato ufficialmente consegnato nelle mani di associazioni, comitati e consiglieri comunali. Si apre così la fase delle osservazioni, che durerà circa tre o quattro mesi. Al termine, Palazzo Vecchio passerà alla stesura del progetto esecutivo, passaggio cruciale per far partire i lavori, che potrebbero cominciare già nel 2026, una volta conclusi quelli per la linea 3.2.1 verso Bagno a Ripoli. Il cronoprogramma dettagliato sarà chiarito nel verbale di affidamento dell’opera, che dovrà tenere conto anche degli interventi sui sottoservizi e delle convenzioni con Ferrovie (soprattutto per quanto riguarda il maxi tunnel delle Cure, la vera spina nel fianco di quest’opera).
I cantieri potrebbero avere un impatto diretto anche sulla viabilità dell’area, specie in connessione con l’intervento previsto da gennaio per la sostituzione del Ponte al Pino. Il costo complessivo della nuova linea si aggira sui 350 milioni di euro: 308 finanziati con fondi pubblici, i restanti 42 a carico di Tram Spa. L’infrastruttura si snoderà per circa 6,1 chilometri e prevede 15 fermate (Masaccio, Mille, Marconi, Stadio, Campo di Marte, Calvi, Paoli, Fanti, Duse, Verga, Coverciano, Manni, Rondinella Vitelli, Rovezzano), tracciando un collegamento diretto e strategico tra Libertà e la zona est della città.
Il limite di batteria del tracciato si aggancerà al sistema tramviario fiorentino in viale Don Minzoni, dove tramite il nuovo sottopasso attraverserà il fascio di binario che divide viale Don Minzoni dall’area delle Cure per immettersi su viale dei Mille. Il tracciato proseguirà lungo viale dei Mille, fino all’intersezione con viale Fanti dove svolta in direzione sud per proseguire su viale Malta e poi sul ramo opposto di viale Fanti risalendo in direzione nord. All’intersezione con via Mamiani si immetterà sull’asse Mamiani-Duse-Verga percorrendolo interamente fino alla svolta su via del Gignoro. Il tracciato percorrerà interamente via del Gignoro fino a via Vitelli e successivamente via della Chimera fino al capolinea.
L’obiettivo è completare l’opera entro la fine del 2029, offrendo così una nuova direttrice tramviaria in una zona oggi servita solo dal trasporto su gomma. Una volta in funzione, la linea sarà cruciale per alleggerire il traffico in una delle aree più congestionate della città e connettere importanti poli sportivi, scolastici e residenziali.

Firenze, cantieri della tramvia per Bagno a Ripoli
Una sede rialzata per i binari, così si tuteleranno gli alberi
Oltre cinquanta alberi sono destinati a congedarsi per sempre dal viale dei Mille, spina dorsale del Campo di Marte e soprattutto della linea 3.2.2 Libertà-Rovezzano, per far spazio a Sirio e soprattutto alle sue fermate. Gli abbattimenti, secondo il progetto, sono previsti (come avvenuto di recente, non senza polemiche, a Gavinana prima in piazza Elia Dalla Costa e poi in fondo al viale Giannotti) in corrispondenza delle fermate ’Mille’, ’Marconi’ e ’Stadio’ ma quasi metà degli interventi all’altezza della curva dei binari dietro il Franchi. Tuttavia Palazzo Vecchio assicura che il saldo, con le nuove piantumazioni, sarà positivo e quindi alla fine ci saranno più alberi di quanti ve ne siano adesso. In più dagli uffici fanno sapere che per tutti gli alberi che resteranno sul viale dei Mille c’è in progetto una cura di manutenzione speciale con il recinto di cemento intorno al tronco che sarà allargato per dare più ’respiro’ alla pianta e la sede tramviaria verrà rialzata dai 20 ai 40 centimetri a seconda dei punti del viale. La questione del verde al Campo di Marte continua comunque a tener banco con diversi cittadini, molti dei aderenti al movimento RiBella Firenze, che restano contrari all’opera perché considerata troppo impattante.
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Tre parcheggi scambiatori: Rovezzano, Coverciano e Gignoro
Il progetto per la 3.2.2 prevede anche quattro parcheggi. Ci saranno quelli del Gignoro da 140 posti e l’hub intermodale di Rovezzano da 350 stalli. Il terzo parcheggio si inserisce in un’area attualmente inedificata compresa tra la Chiesa di Santa Caterina da Siena a Coverciano a sud, un condominio a ovest, via della Rondinella a Nord e la nuova viabilità ad est. Avrà accesso e uscita su via della Rondinella, che nel tratto sarà a senso unico verso via Pino Rajna. Il parcheggio, da progetto, prevederà circa 85 nuovi posti auto di cui 4 riservati ai disabili, e 6 riservati ai veicoli elettrici, oltre 15 posti moto. Il nuovo scambiatore sarà circondato da una fascia verde con ampiezza variabile che permette l’inserimento di alberature sull’intero perimetro, e due fasce alberate, in caso di parcheg- gi a pettine contrapposti. Infine, c’è quello di via Cam- po d’Arrigo, che però non rientra direttamente nel progetto, con i suoi 3.200 posti auto. Una necessità per i residenti del quartiere ma che potrebbe essere usato anche come scambiatore quando la tramvia Libertà-Rovezzano passerà in quella zona. Quello che si sa è che sono in corso le trattative tra Rfi e il Comune e che probabilmente l’area potrebbe essere ceduta una volta terminato il passante dell’Alta Velocità, in quanto allo stato attuale viene utilizzata per stoccare il materiale del cantiere per la stazione Belfiore. Il progetto prevede un’opera che si estende su oltre 42mila mq, di cui 12mila di mamanufatti da abbattere, e la possibile realizzazione di una pista ciclabile.

La sindaca Sara Funaro e l’assessore alla Mobilità Andrea Giorgio
Il maxi tunnel delle Cure, come cambierà la viabilità nel rione
A trasformare la porta d’accesso delle Cure in un nervo d’acciaio della mobilità, sarà l’opera più grossa del progetto definitivo della linea Libertà-Rovezzano, approvato da Palazzo Vecchio: il tunnel della tramvia. La fase del progetto esecutivo che stabilirà il ’come’ e il ’quanto’ ancora deve iniziare, ma dalle carte finora presentate dal Comune si capisce già l’identikit dell’opera. Le rampe di accesso del tunnel, con un inclinazione massima del 6% saranno al centro sia di viale Don Minzoni che di viale dei Mille. Sirio le percorrerà, iniziando la discesa all’altezza di via Masaccio e, (sull’altro lato di via Passavanti) e infilerà nel tratto ipogeo. Qui si troverà ad affrontare una curva. E sopra? Le quattro corsie per le auto oggi nella parte finale di viale Don Minzoni saranno solo due. Una su entrambi i lati del tunnel. La direzione obbligata per le auto sarà piazza delle Cure. La parte più spettacolare dei futuri lavori: parte della pancia quadrata del sottopasso, il cosiddetto monolite, verrà realizzata in superficie su viale Don Minzoni. Il motivo? Impossibile interrompere la circolazione deitreni, scavando al di sotto dei binari della linea Firenze-Roma. Per questo, una volta terminata, sarà spinta con dei martinetti idraulici proprio sotto i binari, nel cuore del sottopasso. L’operazione sarà delicata: la cosiddetta ‘camera di spinta’, cioè la struttura sotterranea dove sarà realizzato il monolite ha un ingombro maggiore rispetto alle rampe. Questo, nel tratto di discesa,porterà all’abbattimento di parte del filare di alberi su entrambi i lati del viale. Le rampe infileranno sottoterra, ma all’altezza del civico 58 di viale Don Minzoni avranno già raggiunto la profondità massima. Sopra, il piano stradale sarà continuo fra i due fronti dei palazzi. I pedoni potranno così attraversarloa raso da parte a parte della carreggiata. La rivoluzione viabilità riguarderà anche viale dei Mille. Oggi il tratto iniziale del viale riceve auto siada via Faentina che dal cavalcavia delle Cure. Con l’arrivo della rampa del tunnel, le corsie si ridurranno a due, una a nord e una a sud entrambe in direzione stadio.
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Mille e Fanti: Sirio senza pali. Avanti il piano ’catenary free’
Per il prolungamento della terza linea, sia in direzione Bagno a Ripoli che in direzione Rovezzano, è previsto un sistema di trazione misto, in parte con alimentazione a batteria (con punti di ricarica ai capilinea) ed in parte con linea di contatto tradizionale, quest’ultima in continuità con quanto già progettato (ed in larga parte realizzato) per tutto il sistema tramviario di Firenze, sia come tecnologia adottata che come tipologia dei materiali previsti. Il tratto in catenary free per il lotto 3.2.2 sarà su viale dei Mille compreso tra la fermata “Mille” e la fermata “Campo di Marte” .Al termine di viale dei Mille il tracciato svolta a sud immettendosi su viale Fanti. Sul tratto ovest di viale Fanti, in continuità con il viale precedente, non è presente la linea di contatto e il mezzo sarà alimentato a batteria sino alla fermata “Campo di Marte”, dove si ripristina l’alimentazione dalla catenaria fino al termine della linea (i 30 convogli per Bagno a Ripoli e per Rovezzano saranno di nuove generazione) . A partire dalla fermata Campo di Marte, su viale Fanti, il tram riprende l’alimentazione a batteria fino al termine della linea al capolinea Rovezzano. Nel tratto di viale Malta la trazione sarà realizzata con tesate da un lato all’altro della strada (si tratta di sorgenti di luce a led), in un sistema integrato con l’illuminazione pubblica.
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Viale Malta, binari ’inerbiti’. Il verde continuum del parco
Anche il viale Malta sarà interessato dal tracciato della futura tramvia 3.2.2. Per questa graziosa porzione di città, particolarmente verde vista la fitta presenza di alberi e del giardino pubblico che corre lungo la strada, è stato progettato il cosiddetto ‘inerbimento’ della sede tramviaria. L’erba di fatto andrà così ad alleggerire l’impatto delle rotaie e al contempo, secondo i progettisti, potrebbe rappresentare un continuum con il verde del quartiere. Il modello è quello già esistente per la linea 1 fra viale Talenti e via del Sansovino. Sirio arriverà in viale Malta dopo essere sbucato, all’intersezione con viale Fanti, proprio dal viale dei Mille. Dopo Malta la tramvia proseguirà quindi la sua corsa sul ramo opposto di viale Fanti risalendo in direzione nord. All’intersezione con via Mamiani si immetterà sull’asse Mamiani-Duse-Verga percorrendola interamente fino alla svolta su via del Gignoro.Il tracciato percorrerà poi via del Gignoro per arrivare fino a via Vitelli e successivamente toccare via della Chimera fino al capolinea di Rovezzano.