L’anno più difficile
Dopo l’ultimo biennio in calando in Mercedes, anche nel confronto diretto con George Russell, Lewis Hamilton aveva sperato di dare una scossa alla propria carriera accettando la corte della Ferrari. Il sette volte campione del mondo ha confessato nelle scorse settimane che non si attendeva un adattamento così complesso al team e i risultati non sono altro che lo specchio di queste difficoltà, con il peggiore anno della sua lunga esperienza in Formula 1.
Hamilton: “Sceglierei ancora la Ferrari”
Nella conferenza stampa del giovedì a Lewis Hamilton è stato chiesto se, alla luce di questo complicato 2025 e potendo tornare indietro nel tempo, avrebbe scelto ancora di lasciare la Mercedes: “Lo rifarei, assolutamente. Non rimpiango la decisione che ho preso di entrare a far parte della Ferrari. So che ci vuole tempo per costruire e crescere all’interno di un’organizzazione, ma me lo aspettavo”. Hamilton non ha nascosto che in inverno ci sarà tanto da lavorare per portare ancora la Ferrari al vertice nel 2026: “Abbiamo molto lavoro da fare, questo è certo. Analizzeremo la stagione e ci sono molti miglioramenti che dobbiamo apportare collettivamente. Ma credo che potremo farlo e spero che implementeremo e apporteremo questi cambiamenti, insieme ad un pacchetto migliore per il prossimo anno”.
Al campione inglese è stata poi posta una domanda scomoda, ovvero se sia o meno allarmato per la differenza di risultati con Charles Leclerc (il monegasco ha portato a casa 7 podi): “No, non mi preoccupa. In questo periodo mi sono concentrato solo sulla mia parte. Charles ha fatto un ottimo lavoro ed è lì da sette anni. Ha un gruppo di lavoro che lo circonda con cui lavora da molti anni ed è una macchina ben oliata. Da parte mia, c’è invece un nuovo gruppo di persone, un ambiente nuovo al quale mi sto ancora abituando. Poi a metà anno è arrivato un altro nuovo membro per il mio team. Stiamo tutti lavorando sodo, ma ottenere gli stessi risultati di chi c’è da diversi anni non è facile. Non si fa dall’oggi al domani, ci vuole un po’ di tempo“, ha ammesso con onestà Hamilton.