Nel corso dell’ultima puntata di Viva El Futbol, Antonio Cassano, ex calciatore, ha parlato così della sconfitta dell’Inter contro l’Atletico

Nel corso dell’ultima puntata di Viva El Futbol, Antonio Cassano, ex calciatore, ha parlato così della sconfitta dell’Inter contro l’Atletico Madrid di mercoledì sera: “Nel lavoro di Cristian, che diventerà un grandissimo allenatore, continuo ancora a vedere tanto di quello dell’anno scorso: gioca più alto e fa un po’ più di pressing, ma continua a non piacermi la difesa a 5. La detesto, soprattutto in Champions. La parola “dettaglio” è una cagata: fa gol Gimenez, io mi sono alzato e ho detto “sono convinto fino alla morte che è saltato su Bastoni”. Sarà un caso: non lo conosco il ragazzo, per me è scarso ed è un’altra roba.

Ma quando succede una cosa, è sempre su di lui: Gimenez gli ha messo i piedi sopra. Marca nella zona, cosa marchi? Nessuno. E’ questione di ritmo, avere le palle. Ci vuole gente di personalità: l’Atletico si allena sul ritmo. L’Inter in Italia è talmente la più forte che qualche partita la vince anche giocando meno bene. Siamo a fine novembre ed è la quinta sconfitta. Le ultime due sono state diverse, col Milan strameritava, perché il Milan ha giocato di merda e quella partita è una vergogna. Al posto di Allegri avrei detto “sarò onesto, ho fatto una partita di merda e abbiamo vinto con culo”. L’Inter ha fatto una grande partita.

Con l’Atletico non l’ha fatta perché quando si alza il livello, manca sempre qualcosa. Quando vai in queste partite ci vuole altro: il dettaglio non esiste, servono i giocatori che devono fare la differenza. Mi chiedo perché tutti gli allenatori fanno giocare sempre Barella che non dà niente e Bastoni che non mi ha mai dato niente: faccio fatica, è la mia idea. L’Inter non ha giocatori che ti puntano: aveva Sanchez ma non giocava mai. Mi rompo la minchia a vedere la difesa a 5, non c’è nessuno che dribbla o fa qualcosa di diverso: Chivu deve cambiare l’idea di quell’altro. Nella vita chi rischia e chi ha coraggio da me verrà sempre premiato: l’Inter deve fare un calcio europeo, a me piace quello”.