VENEZIA – Oggi per Alberto Stefani sarà il giorno del lutto in famiglia, con i funerali in forma privata della nonna Paola. Dopodiché il governatore del Veneto avrà una settimana per prepararsi a varcare la soglia di Palazzo Balbi: è stimata entro venerdì prossimo la proclamazione degli eletti da parte della Corte d’Appello, che ieri ha ricevuto gli ultimi verbali mentre stava continuando il confronto con il Consiglio regionale e la Prefettura di Venezia sull’armonizzazione dei sistemi informatici.
La situazione
Nel frattempo il presidente potrà riflettere sulla Giunta, dato che i risultati delle urne potrebbero vedere qualche novità nel riparto degli assessorati tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.
All’avvio della campagna elettorale di Stefani era spuntato l’accordo, scritto a mano su un foglio di carta, con cui i meloniani e i salviniani avevano sottoscritto (senza però coinvolgere gli azzurri nella firma) la suddivisione dei 10 posti nell’esecutivo. All’epoca era emerso lo schema 5-4-1, dunque un assessore in più per FdI dal momento che la Lega aveva ottenuto il candidato alla presidenza della Regione. Adesso invece risulta che l’intesa prevedesse anche la variante 6-3-1, quindi con un’ulteriore poltrona per i Fratelli, a fronte però di un leghista come presidente dell’assemblea legislativa. Ma dopo l’esito di 36,3% a 18,7%, il governatore-segretario Stefani sarebbe intenzionato a riservare al proprio partito sia i 4 assessori che la presidenza del Consiglio, magari affidandola temporaneamente a Luca Zaia. Possibile? Si vedrà.