Sara Curtis al termine della finale dei 100 stile libero dei Campionati mondiali di nuoto di Singapore torna a rispondere agli haters che negato i suoi successi. Queste le sue parole al Corriere della Sera. «Alcuni scrivono che i miei record italiani in realtà sono nigeriani, sono frasi che mi fanno ribrezzo. Questi signori dovrebbero sfogliarsi la Costituzione, sapere che tra i requisiti per avere la cittadinanza c’è quello di avere almeno un genitore italiano. Mio papà è italiano, mia mamma è nata in Nigeria dove io non sono mai stata, ma un giorno ci andrò. Essere nata da due culture diverse è il mio grande arricchimento».

La 18enne di Savigliano era la più giovane finalista dei 100 stile libero ai mondiali di Singapore e la prima italiana ad arrivare a una finale mondiale in questa specialità. Ha chiuso ottava. «In ogni caso per me è stato un successo arrivare qui. Il mio percorso nei 100 stile è lungo e ancora manca qualcosa. Una medaglia non era impossibile, ma continueremo a lavorare per raggiungere i tempi delle migliori. Ho impiegato tutte le mie energie oggi. Non sono delusa, solamente stanca».

Ancora nelle interviste post gara, a Rai e Sky Sport, ha aggiunto: «Voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state accanto in questo periodo. Ero abbastanza agitata prima della finale. Ho provato a viverla nel migliore dei modi. Voglio raggiungere tutto ciò che ho in mente, con l’impegno e gli allenamenti ce la farò».

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Nata il 19 agosto 2006 in provincia di Cuneo, è primatista italiana di 50 e 100 stile. Suo padre è piemontese, la madre nigeriana. Nuota fin da bambina e pare predestinata. A livello giovanile ha vinto tutto. Era a Parigi 2024, ma la sua Olimpiade sarà Los Angeles 2028. Da fine agosto si allenerà all’Università della Virginia con Todd DeSorbo e studierà psicologia.