Migliaia di aerei Airbus sono stati bloccati a terra perché hanno bisogno di un intervento urgente: è stato scoperto che l’intensa radiazione solare potrebbe interferire con i computer di controllo di bordo e, ha spiegato la società, è necessario un aggiornamento del software. Sono interessati circa 6mila aeromobili della famiglia A320, metà della flotta globale dell’azienda europea: l’intervento, ha spiegato una fonte, durerà da “alcune ore” a “settimane” in base al tipo di velivolo. Il richiamo sta già provocando disagi nei cieli di tutto il mondo, con ritardi e cancellazioni dalle Filippine alla Colombia. E migliaia di voli sono a rischio nelle prossime ore. La decisione di Airbus è arrivata dopo un incidente avvenuto il 30 ottobre su un volo JetBlue che stava andando dal Messico agli Stati Uniti.

La decisione di Airbus

Airbus, in un comunicato, ha spiegato che l’analisi di un recente evento che ha coinvolto un aeromobile A320 ha rivelato che un’intensa radiazione solare può corrompere i dati critici per il funzionamento dei comandi di volo. Il produttore di aeromobili europeo, dopo aver analizzato il guasto tecnico, ha quindi chiesto a tutti i clienti che utilizzano lo stesso software di “interrompere immediatamente i voli” per procedere all’intervento. La società ha aggiunto di aver avvisato le autorità aeronautiche di tutto il mondo per fare in modo che, attraverso un’allerta, chiedano agli operatori un’immediata azione precauzionale. Il gruppo ha riconosciuto “che queste raccomandazioni causeranno interruzioni operative per passeggeri e clienti”. E ha aggiunto: “Ci scusiamo per l’inconveniente causato e collaboreremo a stretto contatto con gli operatori, mantenendo la sicurezza come priorità assoluta e fondamentale”. L’Agenzia europea per la sicurezza aerea ha confermato di essere stata informata da Airbus, ricordando che eventuali interruzioni dei servizi sono inevitabili quando si interviene per garantire la massima sicurezza.

L’incidente del 30 ottobre

Airbus, nella nota, ha confermato che il difetto è riconducibile a un’anomalia causata dalle radiazioni solari, in grado di corrompere i dati essenziali per il controllo del volo. L’allarme è scattato dopo un episodio che si è verificato lo scorso 30 ottobre, quando un A320 di JetBlue ha subìto un’inattesa picchiata durante il volo. L’aereo era partito da Cancún, in Messico, ed era diretto a Newark, nel New Jersey: è stato costretto a un atterraggio di emergenza a Tampa, in Florida, dopo aver perso improvvisamente quota in fase di crociera, con il pilota automatico inserito. La discesa incontrollata è durata qualche secondo, poi l’aereo è tornato in quota. L’incidente ha causato una quindicina di feriti.

L’intervento durerà da “alcune ore” a “settimane”

L’analisi dell’incidente di ottobre “ha rivelato che l’intensa radiazione solare potrebbe corrompere i dati essenziali per il funzionamento dei comandi di volo”, ha spiegato il gruppo europeo. Per questo si è deciso di procedere con il richiamo. Per la maggior parte degli aerei, l’aggiornamento software dalla versione precedente richiederà “alcune ore”. Per circa mille velivoli, invece, l’intervento comporterà la sostituzione dell’hardware del computer e questo, ha spiegato una fonte vicina alla vicenda, “richiederà settimane”. Secondo alcune fonti, comunque, l’iniziale stima dei mille velivoli che avrebbero bisogno di fermarsi per più tempo potrebbe essere rivista al ribasso.

Il software sotto accusa

Il problema, in particolare, riguarda un computer di controllo degli elevatori e degli alettoni (ELAC) prodotto da Thales. Il fornitore di Airbus ha dichiarato di non essere responsabile del problema. “La funzionalità in questione è supportata da un software che non è di responsabilità di Thales”, ha affermato. Airbus non ha specificato quale azienda abbia progettato e aggiornato questo software. Airbus S.A.S. è una società costruttrice di aeromobili con sede a Blagnac, in Francia, interamente controllata dall’omonimo gruppo industriale europeo. È il primo produttore di aerei civili al mondo per numero di consegne e ha superato la rivale statunitense Boeing nella prima metà del 2019.

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L’impatto sui passeggeri

Airbus, quindi, ha chiesto di aggiornare il software di controllo degli aeromobili del tipo A320, che potrebbero essere danneggiati da un’intensa attività di radiazioni solari. Secondo alcune fonti, l’intervento avverrà nella notte tra sabato 29 e domenica 30 novembre e la maggior parte degli aeromobili potrà tornare a volare dopo un rapido aggiornamento software. Su altri velivoli, invece, oltre all’aggiornamento del software potrebbe essere necessario anche un riallineamento dell’hardware: questo porterebbe a pesanti interruzioni dell’operatività e a disagi maggiori per i passeggeri.

Le compagnie aeree

Alcune compagnie aeree hanno già parlato di ritardi e cancellazioni. Le indiane IndiGo, Air India e Air India Express, ad esempio, hanno annunciato che tra i 200 e i 250 voli subiranno ritardi o cancellazioni a seguito della richiesta di Airbus. In totale le compagnie aeree indiane dispongono di circa 560 aeromobili della famiglia A320, ma non hanno rivelato il numero di aeromobili interessati. La compagnia aerea giapponese All Nippon Airways (ANA), invece, ha cancellato 95 voli domestici nella giornata di sabato: il problema ha riguardato nello specifico 34 jet A320 della compagnia nipponica che richiedono l’aggiornamento urgente del software di bordo. Le cancellazioni hanno coinvolto circa 13.200 passeggeri, principalmente in transito dall’aeroporto di Haneda a Tokyo, ma anche da scali minori come Akita, Saga e Tottori. Japan Airlines (JAL), l’altro vettore nazionale, ha comunicato di non essere stato interessato dall’incidente, in quanto la sua flotta non presenta lo stesso tipo di vulnerabilità software.

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