Primoz Roglic è l’invitato a sorpresa della Clásica San Sebastián 2025. Comparso improvvisamente ieri nella selezione della Red Bull – Bora – hansgrohe, lo sloveno è reduce da un Tour de France chiuso in crescendo (ma anche già solo averlo portato a termine per lui è una piacevole situazione visto che non succedeva dal 2020 ormai) e con la voglia di lasciare il segno. Le sue azioni alla Grande Boucle non hanno avuto la fortuna che probabilmente meritavano e l’esperto sloveno si è così regalato la partecipazione a questa importante corsa di un giorno che corrisponde perfettamente alle sue caratteristiche, con salite ripide e non propriamente brevi che possono permettergli di fare la differenza, ma anche un arrivo allo sprint ristretto in cui può dire la sua

“Sono stanco, ma qui mi piace e perché non provarci? – ha commentato ieri dopo la presentazione delle squadre – Darò il mio meglio e poi vedremo quale sarà il risultato. Darò tutto quel che ho, non ho la pressione del risultato. Voglio divertirmi, sarà una corsa e vedremo come squadra cosa arriva. Non ho niente da dimostrare. Primo, terzo, quinto, decimo, o anche solo finire la corsa… Darò il massimo, poi vedremo”.

Non si sbilancia sui rivali, ammettendo di non aver studiato il campo partenti: “Onestamente, non so esattamente chi corre. Ho visto alcuni corridori durante la presentazione, arrivano come me dal Tour quindi sicuramente stanno ancora bene. Ma poi ci sono anche quelli che si preparano per la Vuelta, come nella nostra squadra, che vengono dal ritiro in altura, quindi penso sarà battaglia sin dalla partenza”.

Infine, qualche battuta sul percorso, di cui non ha chiaramente fatto la ricognizione, ma i cui punti chiave conosce comunque bene per aver corso spesso da queste parti. Avendo partecipato infatti in carriera cinque volte il Giro dei Paesi Baschi e due alla Klasikoa, a cui comunque non partecipa dal 2018 (complice ovviamente i continui infortuni alla Grande Boucle), sa dunque cosa aspettarsi: “Conosco bene le salita che ci sono, ho corso spesso da queste parti. Anche se non sono salite da venti chilometri, sono salite molto impegnative e ripide, che possono far male. Non deludono mai… (ride, ndr) Sarà una bella sfida!”