«Grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno contattato e hanno mostrato tanto affetto per Joan e per la nostra famiglia in questi ultimi giorni. Significa moltissimo per noi. Siamo inoltre profondamente colpiti da ciò che il re del Bhutan, i monaci e il popolo del Bhutan hanno fatto per Joan nel monastero principale. Così bello e gentile. So che Joan spererebbe che questo porti conforto a chiunque legga e abbia perso qualcuno di caro». Così Richard Branson, fondatore del gruppo Virgin, 75 anni, ha voluto ringraziare tutte le persone che, in questi giorni, hanno espresso affetto per la moglie Joan Templeman, scomparsa all’età di 80 anni, e per la famiglia.
La notizia della scomparsa è arrivata direttamente dai profili social di Branson, lo scorso 26 novembre, che ha scelto parole di profonda tenerezza e amore per annunciare il lutto: «Sono addolorato nel comunicarvi che Joan, mia moglie e compagna per 50 anni, è scomparsa». E le ha dedicato una lettera d’amore che rende tangibile quanto fosse profondo il loro legame. «È stata la mamma e la nonna più meravigliose che i nostri figli e nipoti avrebbero mai potuto desiderare. Era la mia migliore amica, la mia roccia, la mia luce guida, il mio mondo. Ti amerò per sempre Joan».
L’amore era scoppiato nel 1976, durante quel primo incontro avvenuto nello storico studio di registrazione della Virgin, The Manor. Poi il matrimonio nel 1989 dopo una lunga convivenza e la nascita dei loro due figli. «Joan era una bellezza scozzese, bionda e con i piedi per terra, che non sopportava gli stupidi, era diversa da tutte le altre donne che avessi mai incontrato». Dietro le quinte dei riflettori, Joan Templeman ha sostenuto l’impero Virgin, rimanendo sempre accanto a Richard Branson con discrezione e affetto. Il prossimo 7 febbraio, Richard e Joan avrebbero festeggiato 50 anni di vita inseme.