Immersa e quasi sotterrata dalle colline e dai cipressi, questa residenza è realizzata quasi interamente in cipresso delle paludi, un legno resistente all’umidità e tipico delle foreste alluvionali del Mississippi. Le pareti esterne, ma anche i pavimenti, la boiserie e i mobili su misura utilizzano le venature calde e rosate di questo legno, in un dialogo intenso con il paesaggio circostante. La sua forma a Y, poi, segue tratteggiando i pendii collinari che la circondano, in linea con i principi dell’architettura organica.

Ma la casa è celebre soprattutto per la fontana e la piscina sul retro, progettate insieme all’edificio, che funzionano come parte di un percorso d’acqua che attraversa il giardino e che le ha valso il soprannome di “fonte meravigliosa”, in inglese Fountainhead, appunto. La Hughes House, a guardarla oggi, appare come la declinazione più sfrecciante e accelerazionista delle case usoniane, un modello di abitazione americana che si affacciava già sull’altra metà del XX secolo, pur restando ancorata a un paesaggio millennario.