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Tanto tuonò che piovve. Dichiaratasi vigile sul mercato a caldo dopo la settima sconfitta su otto partite di serie A contro Tortona al Carnera, la matricola Apu ha il suo nuovo americano andando ad attingere a quel tesoretto di tre visti per extra comunitari ancora a disposizione dopo avere creato sul mercato estivo la squadra per la nuova categoria, giocando d’anticipo perché era stata promossa direttamente già il 13 aprile scorso. L’ingaggio avviene con buona pace, e dovizia di particolari, da parte di chi all’indomani della prima e fin lì unica vittoria dell’Apu a Sassari nella quinta di andata aveva consigliato di riporre nel cassetto le forbici per eventuali tagli a chi aveva ricordato in maniera del tutto accademica l’eventualità di ricorrere proprio al “tesoretto” dei tre visti come variabile per correggere una stagione ancora molto prematura per intervenire.

Invece, non è bastato all’Apu squadra fare passare la nottata andando a vincere anche a Varese nella nona di andata che le forbici, con tanto di padrini dell’operazione, le ha ritirate fuori dal cassetto la società stessa, se non alto per ritagliare la figurina del nuovo arrivato e incollarla sull’album della stagione bianconera 2025-2026. Perché, è vero, al momento non è stato ufficializzato alcun taglio in rosa. Anche se gli indiziati principe, minutaggi alla mano e non solo, sono sulla bocca e nella penna di molti.

Il nuovo arrivato è, dunque, Semaj Christon. La scoperta dell’acqua calda, in tutti i sensi. Il giocatore è già noto in Italia dalla A 2015-2016 in cui si salvò con la VL Pesaro nelle more del suo passaggio dalla lega di sviluppo, allora ancora D e ora G-League di cui ha la benemerenza individuale di essere entrato nel terzo team dei rookie (le matricole) nel 2015, alla Nba per la quale era stato scelto alla cinquantesima chiamata nel Draft 2014. Diciamo che poi la sua unica stagione tra i professionisti americani nel 2016-2017 agli Oklahoma City Thunder (a proposito di tuoni…) fece notizia per la rissa in campo nel 2017 tra lui stesso e Stephen Curry, sentitosi spintonato dopo una palla a due, e sedata da Russell Westbrook pure coinvolto assieme a Draymond Green.

Dopo quella sua unica esperienza Nba, Christon cominciò la carriera da giramondo ripartendo da Cina, Porto Rico, Israele già allora e culminata in Europa nelle annate al Limoges, al Baskonia con cui vinse il campionato spagnolo arrivando a stagione in corso e, passando per Tofas Bursa, a Ulm dov’è entrato nel secondo quintetto dell’Eurocup 2021-2022. Quindi, ormai trentenne essendo un 1992, è tornato in Italia a Tortona, Brescia e infine la stagione scorsa tra Pistoia, retrocessa con 12 punti minimo storico degli ultimi anni, e Vanoli Cremona, salvatasi con 18 bottino comunque da retrocessione nelle annate precedenti alla scorsa. Un po’ pochino per definirlo vincente, com’è stato fatto in interviste ad usum Delphini. Tanto più che il buon Semaj, che arriva a Udine già 33enne dall’1 novembre scorso (auguri), vi giunge dall’Elitzur Ironi Natanya ultima con una vittoria e 6 sconfitte in Ligat ha’AI, massima serie israeliana.

L’impressione è che Christon sia in parabola discendente della carriera, visti i risultati che ottiene con le squadre in cui ha militato da ultimo e anche le società che ormai lo ingaggiano. La sua ultima in Israele, per esempio, la stagione scorsa era retrocessa ed è stata ripescata per il fallimento dell’Hapoel Afula. Brava l’Apu se sarà capace di smentire questa impressione inserendolo in corsa nel proprio roster. Non eravamo più tornati sull’argomento Christon proprio in attesa dell’annuncio ufficiale dell’ingaggio da parte della società udinese per vedere se faceva chiarezza sul suo ruolo in campo e su chi scalzerà in rosa. Invece, nessuna indicazione precisa nè in un senso nè nell’altro.

Semaj Christon arrichisce il reparto esterni bianconero> e l’Apu Udine aggiunge al proprio roster un giocatore> aprono e chiudono le comunicazioni ufficiali del club. In attesa di verificare se arricchirà davvero gli esterni, come si spera, nessuno si sbilancia a dire se farà il play oppure la combo guard, ruoli che può ricoprire entrambi dice chi l’ha avuto di recente in Italia. Prima sarà necessario verificare le varie convivenze sul parquet, compito che spetterà a coach Adriano Vertemati reduce dal debutto quale vice ct azzurro battezzato male perdendo con l’Islanda a Tortona e speriamo che vada meglio oggi in Lituania per non compromettere sùbito la qualificazione al Mondiale 2027. Dopo di che si saprà chi sarà in bianconero il tagliato o, comunque, lo straniero che di partita in partita la farà da spettatore trasformando il 6+4 estivo in un 7+4 autunnale a rotazione, più o meno fissa che sia, di un non formato.

Non male per una matricola che diceva di avere preso, cum grano salis e per tempo grazie alla promozione diretta e anticipata, ruolo per ruolo tutti i giocatori che voleva per affrontare il salto di categoria. Di essere andata sul sicuro e non al buio per sceglierli, tanto è vero che oggi come oggi i due indiziati di taglio o di finire fuori rosa a rotazione sono D.J. Brewton e/o Aubrey Dawkins, i sorvegliati e consigliati speciali da coach Vertemati per esperienze dirette in Lituania sul primo e in Germania per il secondo, auspice in entrambi i casi il già capo allenatore di Adriano stesso, Andrea Trinchieri.

Invece, siamo alle solite di questa gestione triennale. Due stagioni fa in A2, ma solo in vista dei play-off è stato “mobbizzato” Marcos Delia per fare spazio al centro under size Jalen Cannon che, con Jason Ckark infortunato, alla fine era l’unico straniero a giocare nell’Apu. La stagione scorsa gli infortuni a Stefanelli e Pini, anche se è sfuggito ai meno attenti, hanno consentito di cambiare volto e ruolo ai protagonisti in campo con gli ingaggi di Pepe e Pullazzi e marcia alla squadra della promozione. In quest’annata, però, si sono bruciate le tappe e dopo nove giornate di A si è già al cambio di attori.

Poi, si sa, così fan tutti. Treviso ultima da sola in classifica, a 2 punti, ha appena ingaggiato Perkins e Radosevic. Le corrono dietro le penultime a quota 4 come l’Apu. Sassari ha fatto due buoni pigli con Visconti e Pullen, dopo il cambio coach da Bulleri a Mrsic. Varese ha annunciato Stewart play al posto di Moody. Reggio Emilia si arrovella sulle condizioni di Cheatham. Insomma, è tutto un mercato anche se rischia di uscirne Trapani che, se fosse addirittura esclusa dalla A, ridurrebbe a una le retrocessioni sul campo. A meno che queste squadre rifatte in corsa non puntino tutte ai play-off.