Un passo indietro. Forse il più inatteso dall’avvio di questa stagione. Sì, perché il Belluno Volley cade 3-1 al PalaPirastu, nella tana del Cus Cagliari, e interrompe bruscamente la striscia di tre vittorie consecutive che aveva acceso entusiasmo e fiducia. In Sardegna, però, i rinoceronti non riescono mai a entrare davvero in partita: dopo la falsa partenza, la reazione non arriva, emerge qualche imprecisione di troppo e la serata scivola via lasciando più ombre che certezze. A rimarcarlo è Alessandro Carniel: «Non ha funzionato sostanzialmente nulla – argomenta il direttore sportivo, senza troppi giri di parole -. Questa è una prestazione mediocre: le cose positive sono pochissime».
STONATURE – Il parallelo con una delle prove più stonate del campionato di Serie A3 Credem Banca, quella di Trebaseleghe, arriva quasi inevitabile: «Si è rivista la versione andata in scena nella prima trasferta stagionale, in provincia di Padova – sottolinea Carniel -. La squadra ha faticato. Non abbiamo carattere, né gioco». Il Belluno Volley è una delle formazioni più accreditate del girone bianco, contro la quale qualsiasi avversario scende sotto rete col metaforico coltello fra i denti: «Non sono gli altri a eccellere, siamo noi a essere vulnerabili. Quando ci esprimiamo in questo modo siamo davvero poca cosa».
VULNERABILITÀ – Fino a una settimana fa, il gruppo di coach Marzola sembrava aver trovato la rotta giusta: successi convincenti con Mantova e San Donà di Piave, di fronte al pubblico amico della VHV Arena, oltre al colpaccio esterno sul campo della capolista Reggio Emilia. «La realtà – ammonisce Carniel – è che forse è stata buttata la polvere sotto al tappeto. Il tris di successi consecutivi ci aveva illuso, ma la squadra, a livello di gioco, non è ancora decollata. E a Cagliari è emersa la nostra vulnerabilità».
FARE QUADRATO – La domanda sgorga spontanea: da dove si ricomincia? Il direttore sportivo attende la ripresa degli allenamenti: «Faremo quadrato e ci confronteremo tra noi. Di sicuro non possiamo proseguire su questo trend». Il passo falso in Sardegna non compromette il campionato, ma fa risuonare un campanello d’allarme: il Belluno Volley dovrà ritrovare identità, continuità e determinazione per non smarrire quanto costruito nelle ultime settimane. Le qualità non mancano: ora è necessario trasformarle in gioco, carattere e soprattutto punti. Anche perché è all’orizzonte un’altra trasferta ad alto coefficiente di difficoltà: quella di Acqui Terme contro la Negrini CTE, in calendario domenica 7 dicembre, alle ore 19.