Le dichiarazioni del tecnico granata in conferenza stampa dopo la tredicesima di Serie A

Il tecnico del Torino, Marco Baroni, è intervenuto in sala stampa al concludersi di Lecce-Torino, dopo aver parlato ai microfoni di Dazn. I granata escono dal Via del Mare sconfitti per 2-1, dopo essersi trovati in svantaggio per 2 gol nel primo tempo.

Cosa non va al Torino? “Commettiamo degli errori e li paghiamo. La squadra non è partita come volevamo, con un po’ di timore. Il primo gol era evitabile, poi crei una situazione che diventa difficile. La squadra ha reagito, ha creato i presupposti per un pareggio che avrebbe meritato. Dobbiamo porre rimedio alla fragilità, è il problema primario della squadra. Pensavamo di aver risolto alcune fragilità che sono riaffiorate. Il problema è di mentalità, ci sta subire gol ma bisogna rimanere in partita. Coi cambi la squadra doveva ritrovare atteggiamento e solidità. Falcone fa una parata sul colpo di testa di Zapata che vale un gol, abbiamo creato tanto. Ci manca attenzione negli ultimi metri, difensivi e offensivi”.

Come mai Adams unica punta dall’inizio? “Zapata veniva dalla prima partita da titolare con il Como. Ho pensato alla durata della partita e non volevo rischiare subito con le due punte per poi rischiare di avere difficoltà dopo, senza avere altre punte oltre a loro. Ma il problema non è tattico, è mentale”.

Cos’è cambiato rispetto al Torino visto prima della sosta? “Per 70 minuti siamo stati in partita col Como, poi abbiamo ceduto. Il problema è lì, nell’atteggiamento. Devo lavorare sulla squadra e sui singoli, la mentalità è prima individuale e poi di squadra”.

Il problema risiede solo nella testa? “Nel primo tempo non ricordo parate di Israel. L’avversario è andato in gol facilmente costruendo poco. È una fragilità che va aggiustata, la squadra ha dimostrato di saper uscire dalle difficoltà, dobbiamo farlo velocemente”.

E su Asllani? Perchè ha calciato lui il rigore? “C’era una graduatoria di rigoristi, il primo era Vlasic e il secondo era Asllani”.

Riguardo alla classifica? “La classifica non mi fa paura, voglio far crescere questi ragazzi, dobbiamo rimboccarci le maniche e ritrovare solidità”.