di
Maria Giovanna Faiella
La vera influenza dura di solito 5 giorni e si manifesta con febbre elevata, dolori muscolari e articolari, sintomi respiratori. Se si prolungano sintomi e febbricola, potrebbe trattarsi di altri virus respiratori in circolazione in questo periodo. O di Covid
Quest’anno l’influenza dura di più rispetto agli altri anni? È davvero così oppure si tratta di altri virus respiratori in circolazione o di Covid-19? Lo abbiamo chiesto al professor Fabrizio Pregliasco, virologo e docente di Igiene generale e applicata presso l’Università di Milano, nonché direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano.
La vera influenza
Innanzitutto, premette il professor Pregliasco, «la vera influenza ha specifiche caratteristiche: si manifesta con un inizio brusco della febbre che è elevata, con dolori muscolari e articolari, sintomi respiratori; di solito, dura 5 giorni, a meno che non ci siano complicanze batteriche, come purtroppo può capitare nelle persone più fragili (per età o preesistenti malattie croniche) che a volte vanno incontro a sovrainfezioni – per esempio da pneumococco -, per cui la malattia sembra guarire ma poi peggiora di nuovo, poiché finisce l’azione del virus e comincia quella del batterio, per esempio la tosse da secca diventa produttiva».
«Mix» di virus in circolazione
Come mai l’influenza dura di più quest’anno? «In questa fase la vera influenza sta circolando ancora in misura contenuta e ci aspettiamo che si diffonda quando il freddo diventerà più intenso e prolungato» chiarisce il professor Pregliasco, che aggiunge: «Ora stiamo registrando un mix di infezioni respiratorie dovute a diversi agenti virali: ad oggi sono stati classificati 262 virus respiratori – tra tipi e sottotipi – tra cui quelli parainfluenzali, rhinovirus, adenovirus, coronavirus diversi da SARS-CoV-2. In genere – dice l’esperto – questi virus possono avere effetti meno pesanti nella fase iniziale ma prolungati nel tempo, quindi ci si trascina, per più tempo, sintomi come naso “chiuso” o che cola, oppure la febbricola. Di solito diciamo“ho avuto l’influenza” ma, in realtà, per verificarlo, non si fanno esami clinici in laboratorio, se non su piccoli campioni, per cui potrebbe trattarsi di altri virus respiratori».
In ogni caso non vanno trascurati e, se i sintomi si prolungano, è bene parlarne col medico di famiglia; anche perché in questa fase sta iniziando a circolare anche il virus respiratorio sinciziale, che è molto simile all’influenza e può avere conseguenze gravi soprattutto in bambini piccoli e anziani (ne abbiamo parlato qui e qui).
Sintomi che durano nel tempo: potrebbe essere Covid-19
E poi circola ancora il virus SARS-CoV-2, responsabile della malattia respiratoria acuta Covid-19 (acronimo di COronaVIrus Disease 19 ndr), che può avere ancora conseguenze gravi per le persone fragili, per età o malattie preesistenti.
Spiega il professor Pregliasco: «È vero che il virus si è modificato e, in generale, causa una malattia meno grave, ma ci sono persone anche giovani che hanno forme pesanti di Covid (per esempio anche polmoniti interstiziali), mentre altri hanno sintomi più lievi come naso chiuso, faringodinia (mal di gola con possibile raucedine), che però si trascinano nel tempo».
Il momento «giusto» per vaccinarsi
Per evitare forme gravi di malattia (influenza o Covid) è consigliato vaccinarsi ad alcuni gruppi di persone maggiormente a rischio se s’infettano (ne abbiamo parlato qui e qui). Consiglia Pregliasco: «Questo è il momento giusto per vaccinarsi in modo da proteggersi nella fase più intensa della stagione influenzale».
Va ricordato che, perché la protezione vaccinale si attivi, occorrono un paio di settimane.
«È bello scambiarsi baci e abbracci a Natale, ma favoriscono la circolazione dei virus respiratori, quindi è consigliato fare ora il vaccino antinfluenzale e anche quello anti-Covid» consiglia Pregliasco.
30 novembre 2025
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