«Si tratta di un problema indiretto sul software. Semplificando, possiamo dire che in questo periodo il sole fa i capricci». A parlare è l’ingegnere aeronautico. Enrico Ferrone, presidente della Commissione Esplorazione dello Spazio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.
L’allarme nasce dall’incidente che si è verificato il 30 ottobre su un volo JetBlue tra Cancun e Newark. Le indagini hanno concluso «che le intense radiazioni solari potrebbero corrompere i dati essenziali per il funzionamento dei controlli di volo». Cosa significa?
«È stato rilevato che tra le possibili cause di quanto accaduto nei cieli di Tampa ci sarebbe un forte irraggiamento solare sui computer che regolano il movimento degli elevatori dell’aeromobile. Questa avaria ha fatto perdere quota all’aeroplano costringendo l’equipaggio a una brusca manovra di atterraggio».
In che modo, dal punto di vista pratico, le radiazioni solari possono influenzare i dati che servono a far volare l’aereo?
«L’irraggiamento solare non interferisce direttamente con il software, ma può causare problemi indirettamente attraverso il surriscaldamento che può portare a un arresto improvviso del computer o danni alla sua memoria».
Non ci sono precedenti di questo tipo?
«No, siamo di fronte a qualcosa di molto insolito. Non risultano eventi precedenti tali da essere riportati ufficialmente sulla letteratura tecnica pubblicata».
Perché l’intervento riguarda 6.000 aerei della famiglia 320 di Airbus? In realtà in servizio ce ne sono molti di più.
«L’A320 è l’aereo commerciale più diffuso. Fino a gennaio 2024 ne sono stati prodotti 11.229. La stessa ITA ne ha più di 30 in flotta. Tuttavia i 6.000 velivoli a terra sono quelli che dovranno effettuare l’aggiornamento prima di poter effettuare il decollo. Gli altri evidentemente hanno programmi non ritenuti immediatamente a rischio».
Aggiornare un software può incidere sugli effetti delle radiazioni solari?
«È un momento di particolare effervescenza solare. Purtroppo la nostra stella madre a volte fa i suoi capricci. Ma l’incidente accaduto alla JetBlue ha mostrato ancora una volta che le ridondanze di bordo e l’abilità dei piloti rendono comunque il viaggio aereo assai sicuro».
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