Le lacrime di Chiara, per lei la medaglia più bella dopo il buio

(Lia Capizzi) Gli occhi increduli di Chiara Pellacani che solo sul podio mondiale realizza tutto e si mette a piangere: è bronzo mondiale anche nel trampolino 3 metri. A Singapore la 22enne tuffatrice romana conquista il suo secondo bronzo individuale, dopo quello nel trampolino 1 metro. Questo terzo posto ha però un peso specifico maggiore perché arriva nella gara dai 3 metri, che è considerata la più nobile dei tuffi, ed è specialità olimpica. Come tutto può cambiare, a distanza di un anno. Dalla doppia delusione dello scorso agosto ai Giochi di Parigi, con due amari quarti posti (3m e sincro 3m), alla nuova dimensione stellare di Chiara.

Dietro l’oro e l’argento delle due cinesi, la campionessa olimpica Chen Yiwen e Chen Jia c’è il sorriso bellissimo dell’azzurra che sale sul podio sfruttando un errore incredibile dell’australiana Madison Keeney. Un regalo con doppio fiocco.

Una finale rocambolesca. Un botta e risposta con thrilling finale. Pellacani sfoggia un ottimo triplo e mezzo avanti da 68.20 punti. L’australiana Keeney risponde con l’identico tuffo valutato però 74 punti. E’ in testa la rivale più esperta con i suoi 29 anni. Pellacani chiude la sua finale con un doppio e mezzo ritornato da 61.50. Saluta e sorride, convinta di essere quarta. Invece accade l’incredibile: Keeney è sul trampolino, prepara la rincorsa per il suo ultimo tuffo, ma torna indietro. E’ un errore che gli vale una penalità di due punti già in partenza. L’esecuzione del doppio con due avvisamenti è imprecisa, appena 44.20 punti. E’ già abbastanza, vale già il sorpasso di Chiara che un po’ a sorpresa può mettersi al collo la medaglia di bronzo.

La luce dopo il buio 
Per conquistare questi due bronzi mondiali individuali e lo storico oro nel sincro misto, insieme all’amico-fratellino Matteo Santoro, Chiara ha dovuto toccare il fondo. Il pensiero va allo scorso settembre, alle settimane successive alle Olimpiadi, al suo rifiuto totale per i tuffi. Troppa l’amarezza e la frustrazione nel post Parigi. Per tre mesi non ha voluto saperne di entrare in una piscina, è tornata a Miami dove studia all’Università dal 2021 (a breve discuterà la tesi di laurea). Ma non stava più bene con sé stessa, anche dalla Florida è voluta scappare, aveva bisogno della famiglia, dell’amata città di Roma, per ricostruirsi mentalmente anche grazie ad un sostegno psicologico. 

L’allenatore Tommaso Marconi ha saputo assecondarla, con intelligenza e pazienza, fino a quando la ragazza dai capelli rossi si è ricordata di essere una campionessa. Talentuosa e precoce, a soli 15 anni e 11 mesi era sul gradino più alto del podio, con una medaglia d’oro al collo, agli Europei di Glasgow (sincro 3m con Elena Bertocchi). Con l’inizio del 2025 Chiara si è decisa a ritornare sul trampolino, dividendosi sempre tra Miami e Roma, raddoppiando la convinzione. Non aveva mai vinto una medaglia mondiale individuale. A Singapore se ne mette al collo addirittura due, con l’aggiunta dell’oro insieme al suo “Matty” (Santoro). Al check-in dell’aeroporto, corre il rischio di dover pagare un sovrapprezzo. Chiara Pellacani torna a casa con un bagaglio meravigliosamente pesante.