Superlega

I ragazzi di Soli secondi ma con due partite in meno rispetto alla capolista del campionato




Prova ancora una volta convincente per Keita, qui con Sani


Prova ancora una volta convincente per Keita, qui con Sani
(fotoexpress vesentini)




Prova ancora una volta convincente per Keita, qui con Sani


Prova ancora una volta convincente per Keita, qui con Sani
(fotoexpress vesentini)

Rana Verona non si stanca di vincere. Soprattutto, riesce ad avere la meglio anche in una gara ostica, in bilico, con tre parziali su quattro terminati ai vantaggi. Grazie anche a quella battuta che, spesso, alla Kioene Arena tradisce. Dieci ace, cinque firmati da Noumory Keita, e una prestazione offensiva orchestrata con il solito mestiere da Christenson, capace di imboccare lo stesso Keita (autore di 28 punti totali col 62% in attacco), ma cercando anche i centrali e tenendo sempre accesa la fiamma di Darlan. 

Parte molto bene Verona, in una sfida tiratissima che vede nel fuoriclasse maliano il protagonista annunciato. La Sonepar, come da previsioni, si rivela coriacea in difesa. I muri di Masulovic (il più temibile dei suoi, con 16 punti a terra, 1 ace e 3 block) complicano parecchio il gioco, i padroni di casa pareggiano i conti nel secondo set, ma Verona ha quel qualcosa in più. Ottimo l’impatto di Lukas Glatz, che si guadagna minuti e brilla particolarmente nel terzo set, quello che riporta avanti i gialloblù e chiude con 7 punti e il 54% di efficacia. È lotta fino all’ultimo, nel quarto e ultimo parziale, con Padova avanti e a un passo dal tie-break con l’ace di Orioli. Risponde Keita, più che mai decisivo, chiude l’ace di Cortesia, e Verona continua a correre. La vittoria rotonda di Perugia su Cisterna tiene i Block Devils primi in classifica a 23 punti, 3 in più di Verona, ma con ben due partite in più già giocate. 

 

SONEPAR PADOVA – RANA VERONA 1-3 (24-26; 26-24; 22-25; 25-27)