A Brescia la Procura guidata da Francesco Prete e la pm Claudia Moregola sta ricostruendo un fitto intreccio di telefonate, silenzi e presunti accordi. Al centro dell’inchiesta, l’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti e Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, il 37enne già finito al centro delle indagini per il delitto di Garlasco.
La trattativa
Secondo gli inquirenti, come scrive Il Corriere della Sera, quelle che oggi riemergono dopo otto anni sarebbero le tracce di una «trattativa» tra la polizia giudiziaria e l’indagato, con l’obiettivo di arrivare a una rapida archiviazione delle accuse. L’inchiesta bresciana si concentra su un vortice di prestiti e prelievi in contante che, secondo la tesi accusatoria, nasconderebbe un pagamento tra i 20 e i 30 mila euro destinato a ottenere la chiusura del fascicolo a carico di Sempio. I pm ipotizzano che dietro le mancate indagini del 2017 sull’indagato possa celarsi un accordo corruttivo tra il padre di Andrea e l’allora vertice della Procura pavese.