di
Valentina Iorio

Il gettito spetterebbe per due terzi alla Confederazione e per un terzo ai Cantoni. Il 79% degli elettori svizzeri avrebbe respinto la proposta, secondo i primi exit poll

La Svizzera il 30 novembre è chiamata a votare su un’iniziativa popolare legislativa che prevede di introdurre un’imposta federale sulle donazioni e sulle successioni superiori a 50 milioni di franchi (quasi 54 milioni di euro) con aliquota unica al 50%.  La proposta, lanciata dalla Gioventù Socialista (GISO), punta a tassare le grandi eredità e donazioni per poi utilizzare questo gettito fiscale per finanziare le politiche climatiche.

Cosa prevede la proposta

Il gettito, secondo la proposta formulata dalla Gioventù Socialista, spetterebbe per due terzi alla Confederazione e per un terzo ai Cantoni e dovrebbe essere impiegato esclusivamente per «combattere la crisi climatica in modo socialmente equo» e «apportare all’economia nel suo complesso la trasformazione necessaria a tal fine». 



















































I timori del governo federale

Il referendum ha suscitato un grande dibattito nel Paese. Il governo federale è contrario all’introduzione di questa imposta, in quanto ritiene l’attrattiva della Svizzera, che da molti anni è considerata un rifugio sicuro per i grandi patrimoni.  

Le potenziali perdite 

L’amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) ha commissionato al professor Marius Brülhart dell’Università di Losanna una valutazione dell’impatto dell’imposta sulla successione proposta dai giovani socialisti. 

«Secondo le sue stime, tra il 77 e il 93% del potenziale sostrato fiscale potrebbe defluire all’estero. Sulla base della perizia del professor Brülhart e di un’ulteriore rilevazione dei dati eseguita presso i Cantoni, l’AFC stima che il sostrato fiscale in deflusso potrebbe essere ancora più elevato (85‒98 %). Di conseguenza, l’imposta sulle successioni e sulle donazioni frutterebbe un gettito modesto, compreso tra 100 milioni e 1,1 miliardi di franchi. Nel contempo, alle nuove entrate si contrapporrebbero ingenti perdite nell’ambito dell’imposta sul reddito e sulla sostanza esistente. In definitiva, l’iniziativa potrebbe quindi comportare una perdita di gettito fiscale per Confederazione e Cantoni per quanto riguarda l’imposta sul reddito e sulla sostanza, anche perché le persone domiciliate all’estero potrebbero decidere di non trasferirsi in Svizzera», si legge sul sito del Dipartimento federale delle finanze della Confederazione svizzera. L’amministrazione federale ritiene che le perdite potrebbero oscillare tra i 200 milioni e 3,6 miliardi di franchi.

Il livello di tassazione attuale

Oggi in Svizzera si pagano in media 1,60 franchi di tasse su 100 franchi ereditati, spiega il portale web SWI swissinfo.ch. Un livello di tassazione che secondo la Conferenza svizzera delle imposte scrive è «piuttosto modesto» rispetto ai volumi di successioni e donazioni, che nel 2025 dovrebbero arrivare al record di 100 miliardi di franchi.

Gli exit poll

La maggioranza degli svizzeri, secondo alcuni sondaggi, pensa che sia giusto che le persone più ricche contribuiscano di più a sostenere i costi della transizione verde.  Tuttavia la proposta della Gioventù Socialista appare troppo radicale ai più. Il 79% degli elettori svizzeri avrebbe respinto la proposta secondo i primi exit poll annunciati dell’emittente pubblica Srf. 

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30 novembre 2025 ( modifica il 30 novembre 2025 | 13:20)