Roma, 29 novembre 2025 – Una lunga scia di sangue segna la strada di Bertrand Cantat, l’ex cantante dei Noir Desir condannato per l’uccisione della compagna Marie Trintignant e coinvolto nel suicidio nel 2010 dell’ex moglie Krisztina Rády, con la quale il cantante era tornato insieme dopo la morte di Trintignant.
Ora un altro presunto suicidio: il 59enne François Saubadu, ex compagno di Ràdy e principale accusatore di Cantat nell’inchiesta riaperta l’estate scorsa, è stato trovato morto nella sua casa a Mérignac, vicino a Bordeaux.
La sua testimonianza per il documentario su Netflix ‘Da rockstar ad assassino: il caso Cantat’ uscito la scorsa estate portò alla riapertura (per la quarta volta) delle indagini sull’ex frontman dei Noir Desir sul caso del suicidio di Krisztina, che si impiccò nella casa di Bordeaux mentre Cantat dormiva nella stanza accanto.
Saubadu accusava l’ex cantante di avere esercitato sull’ex moglie “forti pressioni fisiche e psicologiche”. Dalle sue dichiarazioni rese nel documentario emergevano anche le violenze che Cantat avrebbe messo in atto nei confronti di Ràdy, che lo aveva ‘riaccolto’ già durante il processo per la morte di Marie Trintignant causata dall’aggressione di Cantat.
“Viveva in un clima di terrore”, ha aggiunto Saubadu al telegiornale delle 20 del servizio pubblico France 2. “Veniva picchiata continuamente, davanti a testimoni”.
L’ex avvocata di Saubadu, Yael Mellul, alla notizia della morte ha detto che “era molto sollevato dalla riapertura delle indagini. Non so cosa sia successo. È un caso maledetto”.
Krisztina Rady, attrice teatrale e traduttrice, aveva incontrato Cantat nel 1993, col quale si era sposata e aveva fatto due figli, prima che il cantante interruppe la relazione (ma senza mai divorziare) quando conobbe Trintignant, per la quale perse completamente la testa, come testimoniano anche le immagini apparse nel doc di Netflix, che ripercorre tutti i momenti che precedono l’omicidio dell’attrice.
I due si trovavano in Lituania perché l’attrice stava girando un film a Vilnius e il cantante l’aveva accompagnata durante le riprese del film. Qualcuno sostiene anche – come dimostrano alcune sequenze della serie – che il cantante fosse molto geloso e non le lasciasse spazio nemmeno sul set, dove reclamava costantemente attenzioni.
Trintignant morì dopo settimane di agonia a seguito di una violenta lite in una stanza d’albergo a Vilnius in cui Cantat la picchiò brutalmente facendole sbattere la testa contro un termosifone e mandandola in coma.
Per la morte della figlia del noto attore Jean-Louis Trintignant, mamma di 4 figli avuti da 4 mariti, Cantat venne condannato a otto anni di carcere in Lituania per omicidio preterintenzionale, ma ne scontò solo 4.
L’ex moglie Krisztina già in tribunale accompagnò e prese le difese del cantante della celebre ‘Les vent nous portera’, negando i suoi comportamenti violenti e tornando a vivere con lui e i loro due figli una volta scontata la pena. Fino al suicidio nel 2010.
Fu solo a quel punto che il gruppo rock dei Noir Desir si sciolse, mentre Cantat quello stesso anno riprese la sua attività artistica – non senza polemiche – fino all’uscita nel 2017 del suo primo album da solista Amor Fati. Tuttavia, la promozione dell’album e i concerti sono stati accompagnati da proteste e manifestazioni.
Cantat ora vive tra Bordeaux e le Landes, non fa più concerti e non ha più fatto interventi pubblici.