di
Leonard Berberi

La decisione della principale compagnia low cost: stop alle iscrizioni dopo solo otto mesi. Si sono registrati 55 mila passeggeri che sono costati al vettore oltre 6 milioni

I voli in abbonamento non funzionano. Non per la più grande low cost del mondo, almeno. Otto mesi dopo il lancio, Ryanair ha annunciato la fine di «Prime», il servizio d’iscrizione che mette a disposizione biglietti scontati e alcuni extra gratuiti. Il motivo? Oltre alle complessità logistiche, stava costando troppo al vettore.

Per 79 euro all’anno di iscrizione, il programma «Prime» offre per un anno accesso anticipato alle tariffe più basse e la prenotazione gratuita dei posti su un massimo di 12 voli. Ryanair, prevedendo una maxi adesione, aveva deciso di limitare la novità a 250 mila persone.



















































Alla fine si sono iscritti circa 55 mila passeggeri, portando nelle casse del vettore 4,4 milioni di euro. «Tuttavia, i nostri membri Prime hanno ricevuto oltre 6 milioni di euro in sconti sulle tariffe, quindi questa fase di prova è costata più di quanto abbia generato», ha commentato in una nota Dara Brady, responsabile marketing di Ryanair.

«Questo livello di adesioni o di entrate da abbonamenti non giustifica il tempo e gli sforzi necessari per lanciare ogni mese vendite esclusive di posti Prime per i nostri membri», ha proseguito il manager, assicurando che chi ha pagato per il servizio continuerà a utilizzarlo fino all’ottobre del prossimo anno. Intanto la compagnia aerea non accetterà nuovi iscritti.

Nei giorni dell’annuncio del programma, l’amministratore delegato del gruppo Ryanair, Michael O’Leary, aveva ammesso di essere sempre stato scettico su questo tipo di servizio, ma che poi aveva cambiato idea. Aveva poi aggiunto che si aspettava un ritorno economico di 2,5 milioni di euro dalle quote di iscrizione.

Lo stesso O’Leary aveva poi espresso qualche dubbio sul prezzo dell’abbonamento. «Penso che l’unico errore che abbiamo fatto sia stato sottoprezzare l’abbonamento Prime», ha spiegato durante una call con gli analisti. «Probabilmente avremmo dovuto farlo pagare circa 99 euro». Ma anche a quella cifra il totale sarebbe stato inferiore ai 6 milioni di euro di sconti.

L’abbonamento di Ryanair è stato visto dagli addetti ai lavori come un tentativo di rispondere — anche mediaticamente — al servizio «All you can fly» di Wizz Air dal costo di 499 euro l’anno. La low cost ungherese — recentemente sanzionata dall’Antitrust italiano — ha poi ampliato il numero di persone che possono iscriversi.

Anche la low cost easyJet ha una sorta di programma d’iscrizione («Plus»), attraverso il quale offre ai clienti maggiore flessibilità nel cambiare i voli, oltre a imbarco prioritario e accesso ai posti premium per 289 euro l’anno. Mentre Volotea offre due tipologie di abbonamento — Megavolotea (79,99 euro) e Megavolotea Plus (159,99) — con sconti, imbarco prioritario con bagaglio a mano in cabina e cambi gratuiti.

Chiedi agli esperti

1 dicembre 2025 ( modifica il 1 dicembre 2025 | 08:11)