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È un po’ “Matrimonio a Prima Vista”, un po’ “Primo Appuntamento”, un po’ “Uomini e Donne”, un po’ “Temptation Island”. Il nuovo reality Netflix “L’amore è cielo Italia” è la serie perfetta per chi ama gli esperimenti sociali sull’amore. Ma c’è anche molto altro dietro la sua apparente superficialità.
Si parte il 1 dicembre con i primi 4 episodi. Un gruppo di concorrenti, divisi tra uomini e donne, passano il loro tempo in un loft mentre aspettano di entrare, uno alla volta, all’interno di piccole stanze per i loro primi appuntamenti. Attenzione, però, perché questi saranno completamente al buio. E il bello sta proprio in questo.
Le single e i single, infatti, dovranno conoscersi senza mai guardarsi in faccia e scegliersi solo sulla base delle sensazioni provate chiacchierando divisi da un muro che separa l’apparenza dalla sostanza.
Sì, perché l’obiettivo di questo programma è dimostrare che ci si può innamorare anche senza tenere conto dell’aspetto estetico. Ma è davvero così?
Perché questo format funziona così bene
Chi conosce questo format – su Netflix gira già da molti anni anche se per l’Italia è la prima volta – sa benissimo che questo reality può regalare un bel po’ di sorprese (ed emozioni). Sa intrattenere il pubblico con una bella dose di quel trash che tanto ci piace ma regala anche spunti riflessivi sull’amore molto interessanti. E la versione italiana di questo programma non delude affatto le aspettative da questo punto di vista.
I conduttori Fabio Caressa e Benedetta Parodi compaiono solo nei primi minuti dello show per poi lasciare totalmente spazio ai concorrenti e questa scelta di non interrompere mai la narrazione con le intrusioni dei conduttori bisogna dire che è assolutamente vincente. Dopotutto ciò che conta in un reality è chi lo fa non chi lo conduce.
I concorrenti sono scelti con criterio e ognuno di loro rappresenta uno dei principali stereotipi o, comunque, tipi di uomini e donne che troviamo nella vita reale. C’è il manipolatore e il sensibile, quello razionale e chi, invece, si lascia trascinare dalle emozioni. C’è la donna insicura che non vuole commettere sempre gli stessi errori e quella rosicona perché non viene scelta per prima. C’è voglia di innamorarsi – a volte troppa – e la paura di lasciarsi andare per prendere l’ennesimo e doloroso palo. Un mix di tipologie umane che, messe a confronto, rendono davvero interessante l’esperimento sociale.
In più è azzeccatissima la scelta di puntare solo su concorrenti appartenenti tutti alla stessa fascia d’età: i 30anni. Questo elemento seleziona un target ben preciso che è, dopotutto, il più giusto per questa tipologia di programma.
Un altro aspetto che funziona molto bene di questo reality – e questo è comune a tutte le edizioni dello show – è che mostra non solo la scelta al buio fatta dai single ma anche cosa accade dopo, quando arriva la vita vera a rompere l’idillio. Cosa succede dopo che ci si sceglie e arriva la proposta di matrimonio? Parte la convivenza, la conoscenza delle famiglie, il confronto reale, il “brutto” dell’amore. Ed è qui che si misura la tenuta di un rapporto.
Mettendo insieme tutti questi elementi possiamo confermare che “L’amore è cieco Italia” ha la giusta dose di leggerezza e superficialità ma anche una profondità nascosta che, chi vuole, la coglie, chi non ne ha voglia, si gode lo stesso lo spettacolo.
Inoltre, più che far riflettere sull’apparenza, questo reality fa sì che guardando gli altri e le loro scelte giuste o sbagliate che siano, ci rendiamo un po’ più conto di quelli che sono i nostri pattern in amore, i nostri errori comuni, le nostre illusioni e le nostre fissazioni su ciò che crediamo di volere.
Spesso, è solo spostando l’attenzione su qualcun altro che si riesce a capire meglio se stessi e se un reality apparentemente leggerissimo e anche trash riesce a farci migliorare anche solo un po’ nell’approccio con gli altri, ha fatto più che il suo dovere.
Voto: 7,3L’amore è cieco Italia: quando escono tutti gli episodi