Christie’s mette all’asta un disegno finora sconosciuto e lo assegna a Michelangelo. Si tratta del piede che, secondo gli esperti della casa d’aste, sarebbe stato realizzato dall’artista dopo aver ricevuto da Giulio II l’incarico di affrescare la volta della Cappella Sistina: è uno schizzo che restituisce uno spaccato dello studio che precede il compimento dell’opera commissionata dal pontefice. Il foglio rivela la conoscenza michelangiolesca delle forme dei corpi e l’attenzione per l’anatomia.
A identificare lo schizzo è stata Giada Damen, specialista del Dipartimento di disegni antichi della casa d’aste, che ha subito riconosciuto il soggetto delineato dalla matita rossa: la Sibilla Libica, una sacerdotessa posta all’estremità orientale del ciclo pittorico della cappella papale. Damen ha il merito, in particolare, di aver scoperto il disegno di Michelangelo, ereditato nel 2002 da un venditore anonimo, discendente di una famiglia che possedeva lo studio dalla fine del Settecento. II piccolo foglio – 13,5 x 11,5 cm, porta l’iscrizione “Michelangelo Bona Roti” (antica, ma non di mano del maestro) e sarebbe databile al 1511-1512.
L’analisi di Damen ha rivelato la presenza, sul retro del disegno, di uno studio di figura maschile a matita nera, eseguito dalla stessa mano e nascosto sotto un foglio di carta più tardo. La stessa combinazione – schizzo a matita rossa e studio a matita nera – si ritrova nello studio di Michelangelo per la Sibilla Libica del Metropolitan museum. Dal confronto tra i fogli emerge che i disegni del Met e di Christie’s non solo sono compatibili, ma risultano anche contemporanei: «Era chiaro che erano stati fatti nello stesso momento», afferma la specialista dopo uno studio durato sei mesi. Molte restano, tuttavia, le perplessità dei curatori dei principali musei anglosassoni, come Paul Joannides, autore del catalogo dei disegni di Michelangelo conservati all’Ashmolean Museum di Oxford.
Tramandato per generazioni all’interno della famiglia del collezionista Armand François Louis de Mestral de Saint-Saphorin, diplomatico svizzero attivo nel Settecento tra Russia e Danimarca, lo studio verrà esposto al pubblico nella sede londinese di Christie’s. Il 5 febbraio 2026 l’asta a New York: nel 2022 un altro schizzo michelangiolesco venne battuto all’asta per la cifra record di 24,3 milioni di dollari. In questo caso la stima è compresa tra 1,5 e 2 milioni di dollari. Vasari racconta che prima di morire Michelangelo avrebbe bruciato un gran numero di studi e disegni. Dei circa 600 fogli superstiti dell’artista, solo una decina si trovano ancora in mani private, e soltanto una cinquantina sono legati alla Sistina. Questo studio sarebbe il primo disegno inedito mai apparso sul mercato.