L’ambizione, o meglio il sogno di riportare, a soli due anni di distanza, la Verona dei canestri in Serie A1, porta con sé non solo pressioni ma soprattutto grandi aspettative che vanno oltre il campo, dove non è quasi mai permesso sbagliare un canestro facile o perdere un pallone. In questo contesto, ormai prossima al giro di boa del campionato, è costretta a confrontarsi partita dopo partita la Tezenis.

Dall’altra parte se in estate viene rifondata tutta la squadra, compreso l’allenatore, con un mercato che forse non è esagerato definire “faraonico” per la serie A2 e per di più tutti o quasi gli addetti ai lavori all’inizio della stagione ti danno come la squadra favorita, ecco che il margine di errore si riduce sempre di più.

Eh ma poi c’è il campo, e nello sport è sempre il vero giudice. Prima partita, vittoria importante e convincente contro Pistoia, squadra appena retrocessa dalla Serie A1. Nella seconda giornata, prima trasferta stagionale sul difficile campo di Cividale, arriva subito la sconfitta contro i temibili Ferrari e Marangon. Un piccolo inciampo: la squadra è nuova e deve ancora trovare la giusta alchimia, ma il roster è forte. Ecco così una serie di quattro vittorie consecutive: Avellino, Torino, Scafati e Rimini. Tuttavia, non basta a far dimenticare la seconda sconfitta di inizio campionato, al Paladozza contro la Fortitudo Bologna, con soli 47 punti segnati.

Iniziano i primi mugugni, ma la Tezenis è prima e nello scontro diretto in casa con Brindisi vince e si rialza subito, per poi ricadere in due sconfitte roboanti, Milano, allora ultima in classifica, e Rieti, unica squadra sin ora a vincere all’Agsm Aim Forum. Tre sconfitte in quattro partite ecco che è subito crisi e invece… Un’altra reazione con Cremona, Forlì, Bergamo e Ruvo di Puglia quattro vittorie consecutive di cui tre di oltre 20 punti e la classifica torna a sorridere: secondo posto a meno due dalla capolista Pesaro.

L’occasione per agganciare la vetta è arrivata proprio nell’ultima partita, con i marchigiani che hanno perso in casa con Torino, ma per i gialloblu le assenze e la rotazione ridotta hanno portato alla sconfitta nello scontro d’alta classifica in trasferta, su uno dei campi più caldi della categoria come quello di Livorno.

Dopo 15 giornate siamo arrivati a questo punto: 10 vittorie e 5 sconfitte, in piena corsa per l’obbiettivo dichiarato di tornare in serie A1. Una Tezenis Verona che non si è mai nascosta, consapevole del sogno che vuole realizzare nonostante gli imprevisti. Si perché i gialloblù sono in lotta per il vertice della classifica nonostante i numerosi infortuni che hanno rallentato la crescita della squadra.

Ad inizio stagione l’infortunio di Poser ha tolto a coach Cavina il suo centro titolare e allora spazio alla sorpresa Serpilli, giocatore che è arrivato in estate dopo una retrocessione con Piacenza, più mobile rispetto al compagno e soprattutto un ottimo tiratore che ha permesso ai gialloblu di aprire maggiormente l’area per le penetrazioni di Zampini. Zampini appunto, la vera nota positiva sino a qui del campionato, la mente di questa squadra con i suoi assist, il metronomo del ritmo della partita con le sue sgasate.

Si parlava di infortuni e il più grave è stato il problema fisico di Johnson, che ha costretto agli straordinari capitan Baldi Rossi (indimenticabile la sua partita contro Brindisi, chiusa con uno strepitoso 6 su 9 da 3 punti). La dirigenza gialloblu ha quindi deciso di intervenire sul mercato, portando a casa recentemente Smith, un giocatore dotato di grande atletismo e ottima capacità di stoppata. Nelle ultime settimane si è fermato anche Monaldi e, nonostante le fiammate da giocatore di alto livello, Mcgee è ancora alla ricerca della miglior condizione. Ecco quindi l’ennesima variazione tattica della stagione, con un quintetto tutto italiano, completato dalla solidità di Ambrosin e dall’esperienza di Bolpin.

In sintesi, la Tezenis ha dimostrato di essere una squadra eccellente, capace di affrontare alti e bassi, ma soprattutto di adattarsi a ogni imprevisto e di competere con qualsiasi avversario. Considerando che, a questo punto della stagione, Udine – che poi è diventata campione – aveva lo stesso record e veniva da una sconfitta a Cividale, sognare è più che legittimo. La consapevolezza è che tutto dipende dalla Scaligera Basket Tezenis Verona.

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