UMILIAZIONI – Più di vent’anni al timone granata e mai una gioia. L’era Cairo ha da tempo disamorato i tifosi del Toro eppure si riesce sempre a far peggio. Il Torino edizione 2025-26, quello con 14 punti in 13 partite, quello con la peggior difesa della Serie A (23 i gol al passivo), quello che non vince da più di un mese, quello che ha racimolato solo 3 degli ultimi 15 punti disponibili, ha numeri peggiori dei quattro precedenti. Per la serie: cambiano gli allenatori e cambiano anche (in peggio) i risultati. Lo scorso anno con Vanoli in panchina a quest’altezza i granata avevano 15 punti. Nel 2023-24 (ultima stagione del triennio Juric) i punti dopo le prime 13 giornate erano 16, nelle prime due annate del tecnico croato 17. Come dire: il cammino del gambero… D’altronde la mancanza di progettualità del club cairota – al di là dei continui ribaltoni tecnici (17 allenatori al netto delle riassunzioni) – è evidente anche sul fronte dei risultati: mai una volta il Toro è entrato in Europa dalla porta principale (le due qualificazioni del 2014 e del 2019 arrivarono dopo le squalifiche Uefa di Parma e Milan). Per non parlare del bilancio nei derby: in 33 partite, una vittoria e 24 sconfitte, solo 16 gol fatti e ben 57 subìti.