Roma, 1° dicembre 2025 – “Se fossi un ballo? Sarei uno swing. Mi piace il ritmo, dà allegria, è scatenato e gioioso”. Parola di Paolo Belli, musicista, cantante, presentatore e ora anche ballerino vista la sua partecipazione come concorrente al dance show di Raiuno, “Ballando con le stelle“. Nel 2026 per festeggiare i 40 anni di carriera tornerà nei teatri italiani – prime date: 10-12 aprile al Parioli Costanzo di Roma con “Pur di far spettacolo“ – e lanciare un nuovo album “Voglio tutto l’amore che c’è“, titolo del singolo che anticipa il disco.

Paolo Belli con la maestra Anastasia Kuzmina durante quest’edizione di “Ballando con le stelle“
Il 2026 sarà un anno importante per il suo percorso professionale.
“Quarant’anni di alti e bassissimi. Perché ce ne sono stati ma non ho mai pensato di mollare tutto. Un periodo ho vissuto a Firenze, giorni bui dove il telefono non suonava mai. Ma Alberto Pirelli, allora produttore dei Litfiba, mi ha sempre spronato ad andare avanti. Quello che sono oggi lo devo al mio lavoro, all’impegno quotidiano”.
Le porte in faccia non la spaventano?
“No. Ce ne sono state e continuano a esserci ma io continuo a lavorare. Ora sono in un momento felice: sto partecipando a un talent, ci sarà il tour teatrale, il disco. E tanti altri sogni da realizzare. Quindi continuo a studiare. Non mi sento realizzato, ma anche se lo fossi starei sempre sul pezzo”.
La canzone che la rappresenta?
““Sotto questo sole“: sembra allegra ma in realtà è molto profonda, già la prima strofa è forte: “La faccio finita“. E il ritornello “sotto questo sole è bello pedalare, sì ma c’è da sudare“ è proprio la mia filosofia. Nessuno mi ha mai regalato niente”.

Paolo Belli
Gli incontri importanti della sua carriera?
“In primis Vasco Rossi che mi ha portato in tour due volte, con “Liberi liberi“ e “Gli spari sopra“. Giorgio Panariello che mi ha voluto con lui a “Torno sabato“ ma anche Piero Chiambretti che mi ha sempre invitato nelle sue trasmissioni: durante un periodo cupo stavo per lanciare il telefono contro il muro quando all’improvviso squillò. Era Piero che mi disse: “Perché non passi da me?. Presi l’auto e andai: stava preparando “Il laureato bis“ per Raitre. E, ovviamente Milly Carlucci che mi vide da Panariello e mi chiese se volessi fare con lei la maratona Telethon. Fin da subito nacque una bella sintonia”.
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In quarant’anni di carriera, il momento più bello?
“Artisticamente tutti. Quando fai questo mestiere hai la possibilità di viaggiare tanto e incontrare moltissime persone, da ognuna c’è da imparare. La cosa che mi rende orgoglioso del mio lavoro? Riuscire ogni mese, ormai da diverso tempo, a dare lo stipendio a tutte le persone – una trentina – che lavorano con me. E mi piace aiutare anche i giovani: tramite i miei canali social li invito a propormi le loro creazioni. Il nuovo brano ‘‘Voglio tutto l’amore che c’è’ è nata grazie al testo che mi ha fatto avere la band fiorentina Nèra, mi è piaciuta subito”.
Intanto, dopo 20 anni di “Ballando“, Milly l’ha convinta a scendere in pista…
“Sì e la ringrazio. Il mio corpo mi sta dicendo: “Ma chi te lo ha fatto fare“. Sto scoprendo muscoli che non pensavo di avere, ho tutta la parte superiore del corpo a pezzi. La mia maestra Anastasia Kuzmina mi ‘obbliga’ ad allenamenti estenuanti. Ma il sabato sera quando scendo in pista tutto questo svanisce e c’è soltanto la soddisfazione per come sto imparando a ballare. Se cantare o presentare sono azioni per me naturali, col ballo mi misuro con me stesso, a livello fisico e mentale. E, pensi, inizialmente non volevo partecipare…”.
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Paura di uscire dalla sua comfort zone o paura della giuria?
“(ride, ndr). Ero indeciso perché ho sempre avuto difficoltà a esternare le mie emozioni. Sono una persona estremamente timida ed insicura. Solo quando salgo sul palco ho tutto sotto controllo, sono risoluto. Quando Milly mi fece la proposta sapeva che arrivavo da un momento difficile dovuto alla malattia di mia moglie Deanna. E io le dissi che non sarei riuscito a raccontare la mia vita privata. Invece il ballo mi ha dato sicurezza, autostima. Ho capito che i nodi in gola vanno sciolti. “Ballando“ per me è una terapia. E anche mia moglie mi vede sereno come non mai. Mi dice che sono sexy anche quando scendo dal palco”.
Insieme da 45 anni, quale è il vostro segreto?
“Siamo sempre vicini anche quando stiamo lontani. Avevo appena 18 anni quando l’ho conosciuta, ero ‘birichino’ allora ma ho capito subito che era la donna con cui volevo condividere la vita. E oggi è ancora la cosa più bella che potesse capitarmi nella vita. Per me esiste solo lei e viceversa. Quando è stata male ai dottori ha detto: ‘faccio tutto quello che devo fare se Paolo è al mio fianco’. E io volevo, voglio e vorrò starle sempre vicino”.

