Dai massimi di ottobre la regina delle cripto è crollata del 35%. Esplode la bolla dei «meme coin» $Trump e $Melania che dai massimi del 18-20 gennaio cancellano rispettivamente il 90 e il 99% dei guadagni

La bolla sulle criptovalute si sta sgonfiando? E’ ancora presto per dirlo ma è un dato di fatto che non si ferma il calo verticale del Bitcoin, che il 1° dicembre è arrivato a perdere anche più del 6%, attestandosi a quota 86 mila dollari, circa il 35% in meno rispetto ai massimi di 126mila dollari che risalgono ad appena il 6 ottobre scorso. Quello che appare certo è siamo in una fase di forte disimpegno degli investitori sul fronte delle criptovalute. 
Le perdite colpiscono soprattutto chi ci ha scommesso sulle cripto nella fase più rampante, puntando addirituttura su «meme coin»  privi di fondamenta e collaterali. Questo tipo di speculatori si trova a fare i conti con perdite pesantissime. 

Il tracollo dei «meme coin» $Trump e $Melania

Lo sanno bene i molti sostenitori di Trump che, nelle ore dell’insediamento del tycoon per il suo secondo mandato, il 20 gennaio scorso, hanno acquisito due valute digitali – una sostenuta dallo stesso presidente ($Trump) e l’altra dedicata alla first lady ($Melania) – che hanno avuto un balzo repentino il primo giorno di contrattazioni, per poi innescare un percorso di  discesa quasi ininterrotto.
È il caso del «meme coin»  Official Trump, che dopo essere balzato
fra il 18 e il 20 gennaio da 1,20 euro a 45,47 dollari, ha visto una fuga degli
investitori che lo ha portato a perdere circa il 90% dal massimo
: solo nelle
ultime 24 ore la criptovaluta ha perso un altro 6% portandosi a 5,72 dollari.
Ancora peggio è andata a chi ha creduto in Melania: collocata allo stesso
valore di $Trump è salita – il giorno dell’inaugurazione – «solo» a 13,73
dollari: oggi perde un altro 11% rispetto a venerdì scorso, attestandosi 11
centesimi di dollaro, con una perdita che – rispetto alla quotazione massima raggiunta – è di circa il 99%. Oscillazioni che hanno naturalmente lasciato su campo un bilancio devastante per tutti gli speculatori, con l’esclusione della famiglia Trump e di chi, nella sua cerchia, ha potuto acquistare i meme coin prima del debutto ufficiale o ha potuto gestire le transazioni (i benefici delle sole commissioni ammontano a diverse centinaia di milioni di dollari).



















































Sentiment negativo

Questi movimenti sono al centro di attacchi dell’opposizione democratica a
Washington ma anche di indagini ufficiali (che però non coinvolgono la first
lady). Ora il vento è cambiato, e anche il Bitcoin – come segnalano gli
analisti – deve affrontare il fatto che la quota di investitori in perdita è in
crescita raggiungendo nuovi record. «In generale – ha riconosciuto Alexandre Schimidt, Equity Index-Manager di CoinShares – il sentiment si è deteriorato e l’evoluzione del mercato sembra destinata a seguire soprattutto le dinamiche di riallocazione di portafoglio, in attesa di un segnale macroeconomico più resiliente». 

1 dicembre 2025 ( modifica il 1 dicembre 2025 | 18:42)