Guidando una Aprilia RSV4 da 220 CV personalizzata con il numero 89, e non con il numero 1 guadagnato in pista nella stagione MotoGP 2024, Jorge Martin è ritornato inazione con un test privato svolto giovedì e venerdì sotto un sole cocente sul circuito di Barcellona. Intorno al campione del mondo continuano a circolare voci di mercato, con la Casa di Noale che promette battaglia legale.
Il ritorno in pista del campione
Il suo rientro non sarà al Sachsenring, dove ha sofferto parecchio anche per un infortunio non ancora completamente archiviato, ma molto probabilmente a Brno, dal 18 al 20 luglio. Lunedì prossimo ‘Martinator’ sarà nuovamente visitato dai dottori Xavier Mir e Angel Charte presso la clinica Dexeus e potrebbe avere l’ok per un test con l’Aprilia MotoGP, previsto per mercoledì prossimo a Misano, e avere il via libera per il GP della Repubblica Ceca a Brno, dove giovedì 17 luglio dovrebbe sottoporsi a una visita di controllo presso il centro medico del circuito per ottenere il nulla osta.
Sul circuito di Catalunya ha percorso 110 giri, per un totale di 512 chilometri. E sul suo account Instagram ha espresso le sensazioni dopo il test con la moto stradale. “Molto contento delle prime sensazioni, c’è ancora del lavoro da fare e qualche fastidio in qualche parte del corpo, stiamo lavorando duramente per tornare il prima possibile“, ringraziando il Circuit de Barcelona-Catalunya “per avermi permesso di preparare il mio ritorno”. Ma cosa riserverà il suo futuro?
La battaglia legale con Aprilia
Difficile prevedere come finirà il tira e molla tra il campione MotoGP e il costruttore veneto, per nulla deciso a lasciar andare via il pilota prima della fine del contratto. Pochi conoscono Jorge Martin meglio di Fonsi Nieto, che è stato collaboratore del campione per ben quattro anni. Insieme hanno vinto il titolo mondiale 2024. “È arrivato qui senza alcuna esperienza in MotoGP, con suo padre, con la sua borsa e il suo casco. Nella prima gara ha fatto la pole. Un adattamento del genere si è visto raramente“, ha raccontato Nieto a ‘Mundo Deportivo’
Nieto conosce Martin da molti anni e sta seguendo l’evolversi della diatriba che sta investendo il paddock della MotoGP da un punto privilegiato e offre la sua opinione sul caso a titolo personale.”Quello che è successo non è giusto; è molto ingiusto, e queste cose succedono in situazioni critiche e difficili. Quando vinci e quando sei sul trono, beh, è tutto molto facile; tutti ti applaudono, tutti ti sorridono. Vi assicuro che se Jorge ha preso questa decisione, è perché ci ha pensato a lungo. Non è un capriccio, i piloti spesso hanno bisogno di essere capiti“.
Fonsi Nieto, infine, ricorda quanto sia difficile questo sport per dei ragazzi spesso poco più che maggiorenni. “È uno sport molto solitario. Si corre a 360 km/h e ci sono molti fattori che ti influenzano, e spesso devi fermarti a riflettere sul perché siano state prese queste decisioni e capirle un po’. È molto difficile far entrare piloti così giovani in MotoGP, hanno anche il loro modo di pensare”.
Foto Instagram @89jorgemartin