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Cesare Bocci è su una sedie a rotelle. Interpreta Alessandro, un mental coach sopravvissuto all’incidente sul lavoro nel quale, anni prima, aveva perso la vita il padre di Domenico Dodaro ovvero “l’altro ispettore”, la nuova docu serie targata Rai, interpretato da Alessio Vassallo.
Al quotidiano Libero, l’attore ha confessato di «essersi avvicinato al ruolo con grande rispetto. L’esperienza personale vissuta con mia moglie Daniela mi ha insegnato molto. Ho ripensato a quando lei, nel centro di riabilitazione, dopo aver avuto un ictus, faceva scorribande in sedia a rotelle con i ragazzi ricoverati lì come lei». Poi racconta: «Ho conosciuto sia chi non è riuscito a superare il trauma psicologico, sia chi, invece, è riuscito ad andare avanti cercando di vedere cosa ci fosse dietro l’angolo per scoprire un mondo nuovo…Il mio personaggio, Alessandro, riesce a trasformare il proprio dolore in un servizio agli altri».
«Un tema, parlando ancora di sua moglie a Libero – su cui si fanno campagne importanti che molte volte vengono disattese.
Basta camminare per Roma per trovare scivoli occupati da monopattini, parcheggi riservati usati da chi “ha da fare solo dieci minuti”. Manca l’educazione civica. Io la reinserirei nelle scuole applicandola al rispetto delle persone, delle istituzioni, della cultura. Una società cresce solo così». Oggi a “salvare” Daniela c’è la cucina. «Per lei è stata un’ ancora di salvezza. Prima non aveva mai cucinato ma dopo l’ictus ha iniziato a guardare programmi di cucina e poi a studiare, a fare corsi, fino ad aprire un blog da cui è nato il nostro libro Pesce d’aprile e a uno spettacolo teatrale che ha fatto ridere e piangere tante persone. Perché la disabilità è un cambio di vita, non la fine della vita. È ciò che ripeto sempre…».
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