di
Marianna Peluso
La vendita del capolavoro a New York in febbraio: «La superficie pittorica è pressoché intatta, come se fosse appena uscita dal cavalletto dell’artista»
Un capolavoro del Settecento veneziano si prepara a catalizzare l’attenzione del mercato internazionale dell’arte. Il 4 febbraio 2026, nella sede newyorkese di Christie’s, sarà battuto all’asta «Venezia, il Bucintoro al Molo nel giorno dell’Ascensione» di Giovanni Antonio Canal, noto come Canaletto: una delle vedute più spettacolari dipinte dal maestro, eseguita tra il 1746 e il 1755, durante il suo soggiorno londinese, e oggi stimata intorno ai 30 milioni di dollari. L’opera sarà esposta al pubblico dal 29 gennaio al 3 febbraio, negli spazi del Rockefeller Center, nell’ambito della «Classics Week», uno degli appuntamenti più attesi dai collezionisti di «Old Masters» a livello mondiale.
L’opera
Si tratta di una tela di grandi dimensioni (151,7 x 137,1 centimetri), dipinta a olio, che mette in scena con piglio teatrale la tradizionale cerimonia dello Sposalizio del Mare, celebrata ogni anno dal Doge a bordo del celebre Bucintoro, tra una folla festante e la maestosa architettura della Serenissima. Per Canaletto, che sul tema tornò più volte nel corso della sua carriera, rappresentare questo evento significava cogliere l’essenza stessa della gloria veneziana, portando sulla tela «il fasto e il cerimoniale della laguna veneziana», come sottolineano da Christie’s. Quella all’asta è l’ultima tela conosciuta di questa iconografia e l’unica che inquadri la scena da questo specifico scorcio urbano, rendendolo un unicum nella produzione dell’artista. L’opera fu commissionata intorno al 1754 dalla famiglia King, in seguito conti di Lovelace, ed è rimasta nella stessa collezione per quasi due secoli.
Il ciclo decorativo
Altri dipinti legati a questo ciclo decorativo si trovano oggi in musei internazionali di primo piano, dalla National Gallery of Art di Washington al Museum of Fine Arts di Boston. Il «Bucintoro» all’asta è già passato sotto il martelletto di Christie’s nel 2004, quando fu venduto come parte della collezione Champalimaud, stabilendo allora un record per Canaletto. L’attenzione attorno a questo nuovo passaggio di proprietà è alimentata anche dal successo di una versione «gemella» dello stesso tema, dipinta per il primo ministro britannico Robert Walpole e battuta a luglio 2025, sempre da Christie’s a Londra, per oltre 43,8 milioni di dollari, cifra che ha segnato il nuovo record mondiale per l’artista.
«Dipinto visivamente potente»
«È uno dei dipinti visivamente più potenti che Canaletto abbia mai prodotto — ha dichiarato Andrew Fletcher, responsabile globale del dipartimento «Old Masters» —. Ma ciò che lo rende ancora più affascinante per i collezionisti di oggi è il suo impeccabile stato di conservazione: la superficie pittorica è pressoché intatta, come se fosse appena uscita dal cavalletto dell’artista». Mentre l’opera si prepara alla sua esposizione newyorkese, il mercato dell’arte trattiene il fiato in vista di quella che potrebbe essere una nuova, storica aggiudicazione per l’indiscusso maestro delle vedute veneziane.
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2 dicembre 2025
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