di
Lorenzo Cremonesi
L’analisi dello storico Timothy Snider pubblicata su «Ukrainska Pravda» enumera i 6 problemi che deriverebbero da una vittoria russa in Ucraina
Nel caso Vladimir Putin dovesse alla fine raggiungere i suoi obiettivi politici e militari in Ucraina, se non tutti anche soltanto i principali, per l’Europa e in generale le democrazie occidentali sarebbe una vera tragedia. Lo sostiene lo storico Timothy Snider in un commento pubblicato anche da Ukrainska Pravda, nel quale enumera sei problemi maggiori che lui individua nei 28 punti della recente bozza di intesa raggiunta da Donald Trump e adesso in discussione a Kiev, Mosca e nella Ue.
1) Crescerebbe il rischio di conflitto nucleare. Se Kiev fosse costretta ad accettare i 28 punti per l’Ucraina sarebbe una sconfitta. Il resto del mondo intensificherebbe i programmi nucleari quali unici elementi di deterrenza.
2) Trionferebbe il principio per cui i confini nazionali sono violabili. A questo punto invasioni e aggressioni rischiano di diventare la norma e non più essere eccezioni.
3) Cedere al Cremlino mette a rischio la stabilità regionale e la pace. Una volta ottenuta l’Ucraina, Putin sarà motivato a continuare la guerra in Europa.
4) Senza reali garanzie di sicurezza rafforzate da piani di intervento diretto, l’Ucraina sarà più debole ed esposta che mai. L’unica deterrenza concreta resta la sua piena adesione alla Nato.
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5) Dando priorità alle fantasie imperiali di Putin a spese delle spinte democratiche ucraine viene penalizzata la fase della ricostruzione. Pace vera significa che l’Ucraina mantiene la propria sovranità e reali capacità di difendersi.
6) Gli ucraini, le vittime dell’aggresione, sono marginalizzati nella fase cruciale dei negoziati di pace, che passano sulla loro testa e appaiono sempre più un diktat concertato tra Mosca e Washington.
2 dicembre 2025 ( modifica il 2 dicembre 2025 | 13:27)
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