McLaren davanti a tutti, ma la Ferrari ci prova. Migliora anche Hamilton, continuano i guai per Verstappen
(di Daniele Sparisci, inviato a Budapest) Papaya-ring. La McLaren prenota la prima fila con la terza doppietta in tre sessioni di prove libere. Nell’ultima prima delle qualifiche c’è Piastri davanti a Norris, il leader del Mondiale punta a piazzare il colpo al compagno per andare in vacanza tranquillo. Ad ogni modo nulla è scontato nella loro lotta interna, a Budapest il team che sta dominando il campionato ha mostrato un passo irragiungibile per i rivali.
La Ferrari si conferma seconda forza, è cresciuta grazie agli aggiornamenti ma resta comunque distante dal vertice. Leclerc è a tre decimi, ottima la prova del monegasco che questo tracciato non è mai salito sul podio. Attaccherà, con la fiducia giusta può regalare sorprese se Norris e Piastri non saranno perfetti. Migliora anche Hamilton dopo un venerdì sottotono, ma è sempre dietro al coinquilino di box e il gap è grande, oltre quattro decimi. Serve un0 scatto, una magia, da lui che qui ha ottenuto nove pole position. Bene Antonelli, reduce da un periodo molto complicato: Quinto tempo a un soffio da Lewis, mentre continua a faticare Russell.
La Sauber piazza due macchine nella top 10: Bortoleto a precedere Hulkenberg, un altro segno dei progressi del team svizzero che diventerà Audi. Proseguono i guai di Verstappen: le modifiche apportate alla monoposto blu, dopo un venerdì da incubo, non hanno cambiato lo scenario. Max è 12° a 1”2 dalla vetta, una distanza siderale. Il campione si lamenta per il sottosterzo sulle curve lente dell’autodromo ungherese, rischia di ritrovarsi fuori dalla top 10. Tsunoda è addirittura penultimo.