Carlos Sainz nuoce gravemente a chi non ce l’ha e, allo stesso tempo, garantisce diversi benefici a chi può schierarlo titolare in Formula 1. Non lo dice apertamente nessuno, ma i dati parlano chiaro: quando il madrileno arriva in un team, questo aumenta sensibilmente (a volte a dismisura) i punti nel Mondiale Costruttori e, spesso, anche il piazzamento nella classifica dedicata.

L’ultimo team a toccare con mano l’importanza di Carlos è la Williams, che dal Gran Premio del Qatar si è assicurata il quinto posto nel Mondiale Costruttori, ovvero il primo dietro i 4 top team e addirittura davanti a una potenza per risorse e infrastrutture come Aston Martin Racing.

Un cambiamento radicale per ciò che riguarda il team diretto – con profitto – da James Vowles: appena 12 mesi or sono la Williams aveva concluso la stagione con un mesto nono posto nel Costruttori, il penultimo, con appena 17 punti racimolati. Ora, a una gara dalla fine, la stessa squadra (ma con un Sainz in più) ha 137 punti e firmato 2 podi in stagione proprio con l’ex pilota della Ferrari.

Carlos ha faticato a prendere confidenza con la FW47, monoposto diversa dalle Rosse che aveva guidato dal 2021, ma una volta trovata la chiave giusta si è sintonizzato sulle stesse frequenze della monoposto britannica e ha spiccato il volo.

Team
Prima di Sainz
Prima stagione con Sainz
Toro Rosso 30 punti, 7° Costruttori 67 punti, 7° Costruttori Renault 57 punti, 6° Costruttori 122 punti, 4° Costruttori McLaren 62 punti, 6° Costruttori 145 punti, 4° Costruttori Ferrari 131 punti, 6° Costruttori 323,5 punti, 3° Costruttori Williams 17 punti, 9° Costruttori 137 punti*, 5° Costruttori

“Strepitosa prestazione di Carlos e del team quando conta e ogni dettaglio è stato curato. Cogliere un podio del genere è un premio per l’incredibile lavoro che ha fatto il team quest’anno. Ero orgoglioso di Carlos e del team al primo podio insieme ottenuto a Baku, il secondo è un sogno che diventa realtà. Ma la cosa più bella è averlo ottenuto su una pista che nel 2024 era stata per noi la peggiore dell’anno. Ci siamo reinventati e il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi”, ha detto James Vowles, team principal della Williams.

“12 mesi fa, chiudere al quinto posto nel Mondiale Costruttori sarebbe stato un sogno. Avevamo chiuso noni. E’ davvero un sogno che diventa realtà”.

Carlos Sainz, Williams

Carlos Sainz, Williams

Foto di: Sam Bagnall / Sutton Images via Getty Images

Il sogno che prende forma e materia è almeno in parte riconducibile all’arrivo di Sainz. Certo, Williams è migliorata non poco sotto ogni aspetto, ma Carlos porta sempre qualcosa di positivo in ogni team in cui approda. Lo dice la sua storia. In ogni squadra in cui ha militato ha sempre almeno raddoppiato il bottino di punti rispetto all’ultimo anno precedente, quello in cui doveva ancora arrivare.

Questi dati, certo, vanno interpretati. Non può essere merito complessivo di Sainz, ma è certo che il suo arrivo porti determinati fattori che, evidentemente, prima non c’erano o erano latenti. Analisi dei dati, capacità di preparare la monoposto, indicazioni precise, pulizia di guida e solidità. Tutte queste doti fanno la differenza sia nei piccoli che nei grandi team e, a supporto della nostra tesi, vi proponiamo un altro schema che trovate proprio qui sotto.

Team
Ultima stagione con Sainz
Prima stagione senza Sainz
Toro Rosso 53 punti, 7° Costruttori 33 punti, 9° Costruttori Renault 122 punti, 4° posto 91 punti, 5° posto McLaren 202 punti, 3° Costruttori 275 punti, 4° Costruttori Ferrari 652 punti, 2° Costruttori 382 punti*, 4° Costruttori

* Stagione ancora in svolgimento

Anche in questo caso, così come nella tabella precedente, i dati sono chiari. Una volta che Sainz lascia un team, questo peggiora nel bottino di punti raccolto o nel piazzamento nel Mondiale Costruttori. Spesso – meno in un caso che andremo a trattare tra poco – in tutte e due le voci.

Solo quando ha lasciato McLaren, il team di Woking ha fatto più punti rispetto all’ultimo anno in cui ha potuto schierare Sainz (passando dal motore Renault a quello Mercedes). Ma è altresì vero che ha perso posizioni nel Mondiale Costruttori, passando dal terzo al quarto posto.

Giudicate voi quale possa essere il numero più eclatante della tabella, ma è chiaro come Sainz sia sempre stato un valore aggiunto, mai un problema da risolvere. Lo scorso anno il madrileno è stato tenuto poco in considerazione dai top team nel mercato, finendo alla Williams nona nel Mondiale. Ma la sua scommessa ha pagato subito dividendi.

Insomma, in Williams fanno bene a godersi un Sainz sempre più integrato nel gruppo di lavoro che ha sede a Grove e con l’arrivo del nuovo regolamento tecnico non è detto che le soddisfazioni non possano addirittura aumentare. Sarà solo questione di poco tempo, ma Vowles sa bene di avere le fondamenta solide per poter guardare al futuro con fiducia. E quelle fondamenta partono proprio dal nativo di Madrid.

Leggi anche:

Vogliamo la vostra opinione!

Cosa vorresti vedere su Motorsport.com?

Partecipate al nostro sondaggio di 5 minuti.

– Il team di Motorsport.com