“Oggi, con il cuore pieno di gratitudine, annuncio il mio ritiro da una carriera che ho sempre sognato”. Con un messaggio su Instagram, Danilo Gallinari ha annunciato il suo addio al basket giocato, a 37 anni. Nato nel 1988 a Sant’Angelo Lodigiano, figlio della leggenda dell’Olimpia Vittorio, Gallinari è nato cestisticamente nell’Olimpia Milano. Nel 2008, a vent’anni, arriva la chiamata NBA: scelto dai New York Knicks con la chiamata numero 6 del Draft, inizia una lunghissima carriera americana che lo porterà a vestire, tra le altre, le maglie di Nuggets, Clippers, Thunder, Hawks, Spurs e i Milwaukee Bucks. In NBA Gallinari ha segnato oltre 11.600 punti in quasi 800 partite. Nell’ultima stagione ha vinto il campionato di Porto Rico con i Vaqueros de Bayamón. Negli ultimi tempi si erano rincorse notizie su un suo possibile ritorno all’Olimpia Milano. Lunga, ma anche sfortunata, anche la sua carriera in azzurro: ha giocato 4 Europei, l’ultimo dei quali nel settembre scorso, a distanza di 14 anni dal primo, e l’Olimpiade di Tokyo. Gallinari e sua moglie Eleonora Boi sono genitori di tre bambini: Anastasia, nata a dicembre 2020, e Rodolfo, arrivato il 20 luglio 2023, e Ettore, nato lo scorso 9 novembre. La famiglia vive negli Usa.

Il messaggio social

Gallinari ha raccontato così la sua carriera sui social: “Una carriera costruita attraverso duro lavoro, sacrificio, vittorie, sconfitte, compagni di squadra diventati fratelli, guida dei miei allenatori, e, ovviamente, famiglia e amici che mi hanno accompagnato in ogni passo.È stato un viaggio incredibile pieno di innumerevoli ricordi che porterò con me per tutta la vita. A chi ha creduto in me, a tutti coloro che mi hanno sostenuto, e a chi ha condiviso con me ogni momento – grazie, di cuore”.

La lettera al basket

Questo è il testo della lettera di Gallinari al basket: “Non ricordo quando sei entrato davvero nella mia vita, forse il giorno in cui ho sentito la palla rimbalzare per la prima volta. O forse quando ho capito che oltre quel suono c’era qualcosa in più. Sei stato un sogno, un rifugio, una sfida continua. Mi hai fatto crescere e diventare grande, mi hai fatto cadere, mi hai rialzato e mi hai insegnato a non smettere mai di crederci e di provarci. Insieme abbiamo vissuto momenti che sono diventati istantanee nel mio album dei ricordi. Grazie a te ho conosciuto persone meravigliose, amici, avversari, compagni di viaggio. In ogni duello, in ogni pianto, in ogni esultanza c’era un pezzo della tua e della nostra storia. Ti dico grazie con il cuore pieno di riconoscenza per ogni caduta, per ogni ritorno, per ogni applauso, per ogni silenzio. E soprattutto per avermi insegnato chi sono, dentro e fuori dal campo. Il nostro viaggio non finisce qui, cambia solo la destinazione. Non perché sia finito l’amore, ma perché a volte i sentimenti si trasformano e ogni storia ha bisogno di un capitolo finale. Sarai sempre parte di me”.