TORINO – La sentenza su Dusan Vlahovic è una discreta mazzata, ma Luciano Spalletti non è certo il tipo che si deprime: attiva la mente e cerca soluzioni, in tempo zero. Anche perché la Juve qualche opzione ce l’ha, senza dover necessariamente ricorrere al mercato. La prima mossa è quella di spremere ogni singola goccia di talento e personalità da Jonathan David e Lois Openda, i due rinforzi estivi apparsi fin qui poco incisivi e ancora da inserire nel sistema: Vlahovic è servito finora da ombrello, ma ora saranno chiamati a dare risposte convincenti. Tuttavia Spalletti ha in testa anche un piano B, che definire B è fin riduttivo, perché alla distanza potrebbe rivelarsi il vero piano A: avvicinare Kenan Yildiz alla porta, così tanto da diventare il principale riferimento offensivo dei bianconeri. Non da stasera, ma magari già domenica a Napoli: il falso 9, definito così per semplicità, è una strada già intrapresa da altre squadre in campionato, come per esempio la Roma di Gasperini con Dybala o Baldanzi.
Con Vlahovic ai box la Juve ha ancora più bisogno di Yildiz
E più Yildiz si avvicina alla porta, meno dovrà assolvere compiti di copertura da terzino aggiunto, come spesso gli è capitato – e gli capita – quando agisce da esterno offensivo largo a sinistra: lo ha spiegato con la solita cristallina chiarezza Spalletti nella conferenza di presentazione della sfida con l’Udinese, aprendo la possibilità di vedere nelle prossime partite Yildiz impiegato nell’inedita posizione di centravanti atipico per sfruttarne le qualità balistiche, da realizzatore. In ogni caso, indipendentemente da quella che sarà la posizione occupata in campo nello scacchiere tattico, la Juve avrà ancora più bisogno di un Yildiz protagonista, considerando la portata dell’infortunio di Vlahovic e i lunghi tempi di recupero che attendono l’attaccante serbo.
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