L’ospedale di Rimini ora vanta un’eccellenza in più. È la nuova Stroke Unit: un’attivazione degli ultimi tempi che mira a garantire ai cittadini un trattamento all’avanguardia dell’ictus cerebrale. Inaugurata martedì 2 dicembre alla presenza delle istituzioni e dei rappresentanti dell’Ausl Romagna, dal primo luglio, giorno in cui è diventata operativa, la Stroke Unit ha accolto 91 pazienti (dati al 15 novembre).
Situata al quarto piano del Dea (Dipartimento di emergenza e accettazione) e afferente all’Uoc (Unità operativa complessa) di Neurologia, essa è composta da un setting di terapia intensiva neurologica di quattro posti letto. Quella inaugurata a Rimini diviene così la quarta Strike Unit della Romagna, mentre quelle regionali salgono a 12. “L’ictus cerebrale è la seconda causa di morte e prima di disabilità in Italia – ha ricordato il sindaco Jamil Sadegholvaad -. Questa unità ci garantirà interventi tempestivi e anche di poter contare su un team multidisciplinare. Il ringraziamento verso tutta la squadra è doveroso”.
Ictus cerebrale, l’Ausl inaugura la nuova Stroke Unit
Con la nuova unità specialistica inaugurata, l’ospedale Infermi si dota così del setting più appropriato per la gestione dell’ictus cerebrale e delle sue complicanze. I pazienti trattati in Stroke Unit presentano infatti una mortalità inferiore, una minore disabilità residua e maggiori probabilità di recupero funzionali rispetto a quelli ricoverati in reparti a gestione non neurologica.
“Ogni anno, in Italia, circa 200 mila persone si ammalano di ictus cerebrale, con una spesa sanitaria pari a circa lo 0,4% del pil. Curare l’ictus è un investimento, non una spesa”. Così Claudio Callegarini, direttore dell’unità operativa di Neurologia di Rimini. “L’Ausl Romagna, da sola, gestisce circa 2.100 ictus all’anno, di cui 1.600 ischemici e 500 emorragici – prosegue -. Solo a Rimini ogni anno ci sono 1.000 ricoveri per patologia cerebrovascolare. Prima la stragrande maggioranza di questi pazienti venivano accolti in Pronto soccorso, oggi invece vengono presi in carico a livello neurologico”.
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La Stroke Unit, nella fattispecie, è dedicata alla diagnosi e al trattamento dell’ictus cerebrale (ischemia ed emorragia) sin dalle prime ore dall’esordio. Un presidio che consente dunque interventi rapidi, coordinati e qualificati in un reparto ad alta intensità assistenziale, in cui opera un team multidisciplinare formato specificamente nella gestione dell’ictus e in cui si mettono in campo protocolli avanzati che garantiscono l’individuazione precoce e l’intervento rapido.
Con questa inaugurazione l’Ausl Romagna dimostra di aver recepito la disposizione emessa dalla Regione nel 2021, ovvero l’istituzione di Stroke Unit neurologiche attive 24 ore su 24 secondo il modello organizzativo Hub & Spoke (alcune di primo e altre di secondo livello). I percorsi assistenziali vengono definiti in costante confronto con il 118, il Pronto soccorso, le Neuroradiologie diagnostiche e interventistica, e sotto il coordinamento delle direzioni medica e infermieristica, in quella che Kristian Gianfreda (assessore alle Politiche per la salute di Rimini) definisce una “modalità di raggiungere risultati sempre più alti in maniera connessa”.
“Ci sono ancora tante cose che mancano e che devono essere migliorate, ma la nuova Stroke Unit è la dimostrazione che, se ci si mette insieme, si possono raggiungere grandi successi – conclude Tiziano Carradori, direttore generale dell’Ausl -. Oggi 94 cittadini su 100 che necessitino di cure sanitarie trovano risposta nelle strutture della regione e sono 40 mila i cittadini italiani che, da altre regioni, vengono a curarsi in Romagna. Questo ci dà una misura dell’importante lavoro che stiamo facendo.