Ennesimo smacco per l’ormai ex principe Andrea. Il terzogenito della regina Elisabetta II e del principe Filippo è stato privato delle ultime onorificenze di cui ancora godeva dopo lo scandalo sessuale in cui è rimasto coinvolto e che ha legato il suo destino a quello del pedofilo statunitense Jeffrey Epstein.

Andrea MountbattenWindsor e re Carlo III nel 2007 alle annuali celebrazioni dell'Ordine della Giarrettiera .

Andrea Mountbatten-Windsor e re Carlo III nel 2007, alle annuali celebrazioni dell’Ordine della Giarrettiera (Photo by Anwar Hussein/FilmMagic).

Anwar Hussein

A mettere fine ai privilegi di Andrea è stato re Carlo III, che ha disposto la cancellazione del nome del fratello dai registri dell’Ordine della Giarrettiera e del Royal Victorian Order. La cancellazione è stata pubblicata il 1 dicembre sul The Gazette, registro pubblico ufficiale del Regno Unito e resa nota dalla Cancelleria Centrale degli Ordini Cavallereschi, che amministra onorificenze di questo tipo. «Il re ha disposto che la nomina di Andrew Albert Christian Edward Mountbatten-Windsor a Cavaliere Compagno del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera, in data 23 aprile 2006, sia annullata e il suo nome sia cancellato dal Registro del suddetto Ordine», si legge nella comunicazione ufficiale. E ancora, con la stessa formula, è stata revocata la nomina a «Cavaliere di Gran Croce del Reale Ordine Vittoriano, in data 19 febbraio 2011», e il suo nome «cancellato».

Provvedimenti annunciati, che adesso diventano effettivi e isolano ancor di più Andrea dalla famiglia reale. L’Ordine della Giarrettiera è il più antico del Paese, mentre il Royal Victorian Order viene conferito per i servizi resi al sovrano e alla famiglia reale. Riconoscimenti prestigiosi, che Andrea ricevette dalla madre Elisabetta II per via del suo impegno verso la famiglia e il Paese.

Il procedimento per la rimozione dei titoli ancora detenuti da Andrea Mountbatten-Windsor era iniziato lo scorso 31 ottobre, dopo le ultime rivelazioni che Virginia Giuffre, principale accusatrice del principe, aveva affidato al libro Nobody’s Girl, uscito dopo la sua morte.

Il re «ha avviato un procedimento formale per la rimozione del trattamento, dei titoli e delle onorificenze al principe Andrea», si leggeva in una nota ufficiale, «Il principe Andrea sarà ora conosciuto come Andrea Mountbatten-Windsor». Da Palazzo si erano anche affrettati a ribadire la posizione ferma della Corona contro ogni violenza: ««Le loro maestà desiderano chiarire che i loro pensieri e la loro massima solidarietà sono stati, e rimarranno, rivolti alle vittime e ai sopravvissuti di qualsiasi forma di abuso». Una presa di posizione necessaria, che sarebbe stata voluta non solo dal re ma soprattutto dal figlio William e dalla principessa Anna, per salvaguardare la monarchia e la parte «sana» della famiglia.

Ad Andrea Mountbatten-Windsor, per il momento, non resta nulla, se non l’ottavo posto in linea di successione al trono. Per quanto siano improbabili le possibilità che diventi re, potrebbe ancora ambire alla reggenza se William diventasse re prima della maggiore età del figlio George (escluso il duca del Sussex, che non è più un membro attivo della royal family, Andrea sarebbe il primo adulto in linea di successione se si verificasse un’eventualità simile). Per privarlo di quest’ultimo diritto di nascita servirebbe il beneplacito di tutti i Paesi del Commonwealth, che hanno ben altri pensieri delle beghe di Buckingham Palace. Per il momento, l’ex principe subisce in silenzio, in attesa (forse) di tempi migliori.