Prosegue anche oggi, mercoledì 3 dicembre 2025, la protesta dei lavoratori ex Ilva ripresa con l’inizio della settimana con blocchi stradali e manifestazioni che, martedì hanno coinvolto anche autostrada e aeroporto. Rimasto, dunque, il davanti alla stazione ferroviaria di Cornigliano con i blocchi stradali. E all’orizzonte c’è anche lo sciopero di tutti i metalmeccanici, con manifestazione confermata per giovedì 4 dicembre.
Giovedì sciopero generale di tutti i metalmeccanici, cosa succedeBlocchi stradali per protesta ex Ilva, gli aggiornamenti
Ore 8:45: blocco della strada Guido Rossa, chiusa anche in direzione casello Aeroporto.
Ore 8:30: blocco in piazza Savio. Chiusa la direzione levante verso la strada Guido Rossa da piazza Savio. Per la direzione ponente della strada Guido Rossa, chiusa uscita su piazza Savio e aperta in direzione casello Aeroporto.
Ore 6: strada Guido Rossa aperta in direzione levante. Da piazza Savio prosegue la chiusura per i veicoli provenienti dal casello Genova Aeroporto. Per la direzione ponente chiusa l’uscita su piazza Savio, aperta in direzione casello Aeroporto.
Appice (Fim Cisl): “Non si è mossa una virgola, la protesta continua”
Nicola Appice, della Fim Cisl, ha parlato al megafono e ha spiegato: “Il presidio continua abbiamo deciso di allentare leggermente sulla Guido Rossa perché non vogliamo creare inimicizie con i cittadini. Ovviamente i nostri obiettivi sono altri, oggi continuiamo lo sciopero, vedremo se fare un piccolo corteo o dare supporto ai colleghi rimasti davanti alla stazione. La giornata di ieri rimarrà alla storia, doveva portare dei risultati, sembrava quasi che potessero arrivare buone notizie o almeno aperture. Ieri sera, purtroppo, Bucci non ha dato buone notizie. Le stesse ricevute all’incontro a Roma. Non si è mossa una virgola, dopo due giorni di sciopero e manifestazioni creando parecchi disagi, nulla è cambiato, andiamo avanti perché il piano corto va ritirato, il materiale deve arrivare non solo per la latta ma anche per le altr produzioni, finché possiamo continuiamo a lottare perché stanno portando via lo stabilimento di Genova”. Qui sotto il video con l’intervento del sindacalista, che fa il punto della situazione e spiega i motivi della protesta.
Le ultime notizie, Bucci: “I fondi ci sono, ma c’è un problema
Il riferimento di Appice è a quanto detto dal presidente della Regione martedì sera: “I fondi necessari per il futuro dello stabilimento ci sono – le parole di Bucci -, ma la legge europea non consente di usarli perché l’azienda è in commissariamento. È un problema serio, più complesso del previsto, ma questo non ci farà smettere di lavorare per trovare una soluzione”.
“Mi è stato garantito – ha aggiunto il governatore – che nessuno perderà il lavoro né andrà in cassa integrazione da qui a febbraio, quando è prevista la ripartenza del secondo altoforno di Taranto e quindi della zincatura a Genova. Ho chiesto che una parte dei 200 milioni destinati alla manutenzione straordinaria venga assegnata anche a Cornigliano, perché servono certezze e un futuro industriale solido per lo stabilimento. So bene che il presidio sta creando disagi alla viabilità e ai cittadini, e capisco la rabbia di chi sta vivendo questa situazione. Faremo tutto il possibile per risolvere rapidamente, perché tutelare il lavoro e garantire una prospettiva industriale alla città è fondamentale. Continuerò a essere accanto ai lavoratori e a Genova finché questa vicenda non sarà sbloccata”.
Giovedì c’è anche lo sciopero dei metalmeccanici
La giornata più calda potrebbe essere quella di domani, giovedì 4 dicembre; è stato infatti confermato lo sciopero generale dei metalmeccanici a Genova e l’intenzione potrebbe essere quella di riunirsi in corteo verso la prefettura. Previsto un concentramento ai giardini Melis alle 9 del mattino, con successiva manifestazione.
Venerdì nuovo incontro a Roma
Nel frattempo il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha chiesto per venerdì prossimo un nuovo incontro a Regione Liguria e Comune di Genova.
Usb, i delegati Rsu Iit: “Massima solidarietà”
Il sindacato Usb, attraverso un comunicato firmato dai delegati Rsu dell’Iit ha espresso solidarietà: “Due delle maggiori realtà liguri, lo stabilimento di Cornigliano di Acciaierie d’Italia e l’Istituto Italiano di Tecnologia, hanno gravi difficoltà. Entrambe le situazioni – a cui si aggiunge il tentativo di smantellamento di parte della produzione in Ansaldo Energia – seppur diverse hanno le stesse cause: l’ennesima manovra finanziaria che taglia servizi e lavoro per gettare miliardi in armi e infrastrutture inutili (come la nuova diga foranea); l’assenza di politiche industriali pubbliche volte a promuovere produzioni moderne e lavoro qualificato, che condannano i nostri territori alla deindustrializzazione su cui attecchiscono soltanto i lavoretti precari e retribuiti in modo indegno del turismo e del commercio. Per questo, come delegati e delegate Rsu in Iit dell’Unione Sindacale di Base esprimiamo massima solidarietà e supporto a tutti i lavoratori dello stabilimento Acciaierie d’Italia di Cornigliano e di Ansaldo Energia che lottano non soltanto per tutelare il proprio posto di lavoro, ma anche contro la desertificazione produttiva di una città, Genova, attraversata da troppi fronti di crisi, cui, ad oggi, soltanto i lavoratori stanno opponendo resistenza”.