La salma di Nicola Pietrangeli è arrivata questa mattina allo stadio che porta il suo nome all’interno del Foro Italico. Ad accoglierla, oltre ai familiari e agli amici più stretti del campione di tennis morto lunedì scorso all’età di 92 anni, anche il picchetto d’onore dei carabinieri schierato per rendere omaggio a una delle figure più iconiche dello sport nazionale.
La camera ardente al Foro Italico
La camera ardente è stata allestita direttamente sul campo da gioco, dove accanto al feretro è esposta la Coppa Davis conquistata nel 1976, anno del trionfo degli Azzurri in Cile sotto la sua guida da capitano. Sul fondo del campo un maxischermo trasmette senza sosta le immagini delle sue gesta sportive. Tra i presenti anche il figlio Filippo Pietrangeli, mentre tra gli amici il primo a rendere omaggio al campione è stato Giorgio Meneschincheri, fondatore di Tennis and Friends, iniziativa di cui Pietrangeli è stato grande promotore e presidente.
I funerali di Nicola Pietrangeli
A mezzogiorno la commemorazione sul campo, alla presenza di autorità, sportivi e amici del campione, in attesa delle esequie fissate alle 15:00 nella chiesa di Ponte Milvio. Tra i tanti attesi anche il principe Alberto di Monaco, legato a Pietrangeli da un rapporto di profonda stima e amicizia. Un flusso costante di tifosi, sportivi e personalità del mondo istituzionale è atteso nelle prossime ore per l’ultimo saluto al campione.
Il figlio Filippo Pietrangeli
Nicola Pietrangeli “ha vissuto una vita piena, ha avuto una bella famiglia, i suoi due figli sono qui”. Così il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, parlando con i giornalisti al Foro italiano in occasione della camera ardente di Pietrangeli. “Non solo Luciano Buonfiglio, ma il mondo dello sport – ha aggiunto – è qui per salutare una grandissima persona”. “Il tennis italiano gli ha dato tanta soddisfazione, checché se ne dica – il ricordo di Filippo Pietrangeli, uno dei figli di Nicola parlando con i giornalisti al Foro italiano in occasione della camera ardente del padre -. Siamo piacevolmente stupiti dall’affetto – ha aggiunto – sino alla fine è stato scanzonato, ironico, dissacrante come sempre. Era lui”.
Il ricordo alla Camera dei Deputati
Nello stesso momento si è tenuto nell’Aula di Montecitorio un momento di ricordo del tennista Nicola Pietrangeli con l’intervenuto dei rappresentanti dei gruppi. “Nicola Pietrangeli ha avuto il talento e il coraggio di portare l’Italia del tennis ai vertici del mondo prima di tutti, quando questo sport era ancora lontano dalla disciplina popolare e vincente che conosciamo oggi – l’intervento della deputata del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della FITP, Chiara Appendino – E’ stato l’uomo che ci ha fatto credere di poter battere chiunque, con le sue vittorie al Roland Garros e la storica Coppa Davis del ’76, riempiendo un intero Paese di orgoglio. Ma per raccontare Nicola non bastano i trofei. Nicola e’ stato un ambasciatore dell’italianità, un simbolo riconosciuto e ammirato ben oltre i confini dello sport. Permettetemi di parlare non solo da Deputata ma da persona che ha avuto il privilegio di conoscerlo: personalità travolgente, ironia fulminante ed eleganza innata lo hanno reso un simbolo e un maestro per intere generazioni non solo di atleti ma di tutti coloro che vedevano in lui un modello di stile e autenticità. E c’è un qualcosa di poetico nel fatto che ci lasci proprio mentre il tennis italiano vive la sua epoca d’oro, ai vertici mondiali dove lui per primo ci ha portati. Ci stringiamo alla sua famiglia: caro Nicola, ci mancherai, il tuo nome e’ inciso nel marmo del Foro Italico, ma soprattutto resterà nel cuore di tutti gli italiani”.