La musica ha il potere di unire e varcare confini che, a volte, si pensa siano invalicabili come quelli del carcere. Eppure a Monza, nella casa circondariale Sanquirico, la musica è riuscita a entrare e con due nomi di spicco della scena rap nazionale: Lazza e Emis Killa. I due rapper hanno deciso di legare i loro nomi al progetto “Free for music”, incontrando i detenuti presenti nel carcere di Monza che hanno aderito all’iniziativa svoltasi dietro le sbarre.




«Non è stato né un concerto né una visita di cortesia ma una mattinata di lavoro e confronto», ha spiegato la direttrice del carcere, Cosima Buccoliero, sulle pagine di Novella2000. Il progetto “Free for music” è stato un vero successo e l’adesione è stata altissima soprattutto tra i giovani detenuti perché, come spiegato dalla direttrice, «molti di loro sognano di fare musica o di scrivere canzoni». Per questo i due artisti si sono resi disponibili a mettere la loro arte e il loro talento al servizio dell’iniziativa promossa e finanziata da Orangle Records.



L’incontro tra i rapper e i detenuti

Nel carcere di Monza Lazza ed Emis Killa hanno portato la loro esperienza e hanno trasmesso ai detenuti la loro passione per la musica. «Hanno dato consigli utilissimi e sono stati propositivi», ha spiegato Buccoliero, parlando dell’intervento dei due cantanti in carcere: «Hanno parlato anche in base alle loro esperienze, della “seconda chance“, perché c’è sempre un’altra possibilità per tutti e si è discusso molto di fiducia e ottimismo». L’incontro con i Lazza e Emis Killa è stato anche “creativo” perché dal progetto sono nate alcune canzoni che usciranno dal carcere e le più meritevoli saranno pubblicate e magari trasmesse in radio. La visita dei due cantanti si è conclusa con una speranza. «Abbiamo invitato Emis Killa e Lazza a tenere un concerto qui.

Magari un giorno uno dei nostri ragazzi aprirà un loro live», ha concluso la direttrice del carcere.


Ultimo aggiornamento: mercoledì 3 dicembre 2025, 12:36





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