di
Simona Lorenzetti

Il 28 aprile 2021, nel Cuneese, Roggero uccise Andrea Spinelli e Giuseppe Mazzarino durante un tentativo di rapina nella sua gioielleria. In primo grado l’orefice era stato condannato a 17 anni. La solidarietà di Matteo Salvini

È stato condannato in appello a 14 anni e 9 mesi di reclusione Mario Roggero, il gioielliere accusato di aver ucciso due rapinatori (Andrea Spinelli e Giuseppe Mazzarino) che avevano assaltato la sua oreficeria il 28 aprile 2021 a Grinzane Cavour, nel Cuneese, e di averne ferito un terzo (Alessandro Modica).  I malviventi erano già usciti dal negozio e stavano salendo sull’auto per fuggire con il bottino. La sentenza è stata pronunciata dalla Corte d’assise d’appello di Torino dopo tre ore e mezza di camera di consiglio. In primo grado Roggero era stato condannato a 17 anni di reclusione

«I giudici non hanno avuto coraggio»

Queste le prime parole pronunciate da Roggero subito dopo la lettura del dispositivo: «I giudici non hanno avuto coraggio. È stata legittima difesa, se il rapinatore non avesse alzato l’arma non avrei sparato. Le vere vittime siamo noi, nessuno dei familiari ha chiesto scusa per avere un figlio degenere». E poi, subito dopo: «L’affetto in cui speravo è arrivato, ho visto miei ex compagni di scuola che non mi aspettavo di vedere, tanti lavoratori tosti sono venuti perdendo un giorno di lavoro, mi ha fatto piacere». Così, invece, il difensore di Roggero, l’avvocato Stefano Marcolini: «È prematuro un commento, aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza, poi faremo ricorso in Cassazione».



















































«Ho sparato per salvarmi la vita»

Prima che il processo si chiudesse, Roggero ha letto in aula una lunga lettera di 26 pagine. Parlando per 27 minuti, il gioielliere ha ripercorso i momenti più importanti della rapina subita il 28 aprile 2021: «Spinelli mi punta l’arma in faccia, ero terrorizzato, ho esploso il colpo per salvarmi la vita, pensavo che ci fossimo sparati contemporaneamente, non riuscivo a capire se avesse sparato anche lui. Senza alcuna intenzione di uccidere ma solo per non essere ucciso, lo colpisco sopra la natica destra. Poi esplodo un altro colpo nei confronti di Mazzarino, colpendolo più o meno nello stesso punto, ma nella concitazione lui si muove, si accovaccia e il proiettile finisce sopra la spalla destra. Quanto all’ultimo rapinatore, pensavo che anche lui fosse armato». 

«Ho voluto proteggere la mia famiglia»

Roggero ha quindi concluso con queste parole il suo lungo intervento: «Ho agito per legittima difesa, se lui non puntava la pistola io non sparavo. Volevo salvare mia moglie, ho solo voluto proteggere la mia famiglia». 

La solidarietà di Matteo Salvini

«Come si può condannare al carcere chi si è difeso dall’assalto dei criminali? Un abbraccio a Mario e alla sua famiglia. Determinati a rendere ancora più chiara la legge che garantisce la Legittima Difesa alle persone perbene». Lo scrive su X il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, che ha scritto personalmente a Mario Roggero per esprimergli solidarietà a nome di tutta la Lega.


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3 dicembre 2025 ( modifica il 3 dicembre 2025 | 18:08)