Troppa confusione nelle denominazioni degli autovelox
Infine, un’ultima considerazione. L’elenco è di difficile elaborazione statistica anche quando si entra nel dettaglio delle singole apparecchiature. Può capitare, infatti, che le stesse aziende produttrici o distributrici, oltre che le diverse marche e modelli, siano stati registrati con diverse denominazioni. Da questo punto di vista, dato che le apparecchiature approvate dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono un numero limitato, sarebbe stato opportuno che la maschera informatica ministeriale avesse previsto una lista chiusa di marche e modelli all’interno della quale l’operatore incaricato della registrazione potesse univocamente scegliere. Cosa che avrebbe reso più semplice, veloce e a prova di errori di compilazione la registrazione e, poi, facilmente elaborabile l’elenco dal punto di vista statistico.
I tipi di rilevatori più diffusi
Ciò premesso, con una inevitabile possibilità di errore e limitatamente alle apparecchiature più diffuse, è possibile dire che al 2 dicembre scorso risultavano registrati circa 1.145 telelaser (di diverse tipologie e generazioni) e 643 autovelox (anche in questo caso di diverse versioni). Gli strumenti più diffusi nella Polizia Stradale, invece, sono i telelaser (238), i tutor (188) e gli autovelox (148).