Parma, 3 dicembre 2025 –  Un bimbo di circa un anno è morto, nel pomeriggio, in un asilo nido di Parma. A quanto si apprende il piccolo avrebbe avuto un arresto cardiocircolatorio durante il riposo pomeridiano. Dopo i primi tentativi di rianimarlo, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale dove è stato constatato il decesso. Sul caso sono in corso indagini per comprendere i contorni della vicenda.

La ricostruzione

Aveva poco più di 13 mesi il bimbo morto nell’asilo nido Brucoverde di via Cuneo, nel quartiere San Leonardo a Parma. Una prima ipotesi è quella che il decesso sia dovuto ad un arresto cardiocircolatorio. Erano le 15.30, secondo quanto ricostruito fino ad ora il piccolo faticava a respirare, il malessere è subito apparso gravissimo, le maestre sono accorse ed è partita la richiesta d’aiuto al 118. Il sanitari hanno cercato di rianimare il bimbo, manovre d’emergenza che sono andate avanti per quasi un’ora, poi è stato intubato e trasportato all’ospedale Maggiore dove ha cessato di vivere un quarto d’ora dopo il ricovero. Sul posto anche le pattuglie della Questura, della Polizia Locale e Caterina Bonetti, assessore ai Servizi educativi.

Il dolore del sindaco

“Siamo sconvolti da quanto accaduto. Una giovane vita spezzata così d’improvviso spezza il cuore e lascia senza parole”. Sono le parole di Michele Guerra, sindaco di Parma, dopo la notizia della morte di un bimbo di un anno all’asilo nido Brucoverde di Parma. “Ci stringiamo intorno alla famiglia – prosegue il sindaco – in questo momento di dolore enorme e siamo vicini al personale del nido e alle famiglie del Brucoverde in questo momento terribile”.

La tragedia di Soci

Una tragedia diversa ma che non può richiamare alla mente quanto recentemente successo, il 12 novembre scorso, in un asilo di Soci in provincia di Arezzo. In quel caso a morire era stato un bambino di 2 anni. Il piccolo era rimasto strangolato mentre giocava in giardinetto con i compagni.

Tragedia all’asilo nido: resta impigliato a un ramo, a 2 anni muore soffocato

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A ucciderlo sarebbe stato il laccio della felpa che indossava. L’indumento sarebbe rimasto impigliato nel ramo di un albero e non avrebbe lasciato scampo al bambino. Una vicenda sulla quale bisogna fare ancora piena luce. Come sia stato possibile che il piccolo sia morto senza che nessun educatore se ne accorgesse? La Procura di Arezzo ha infatti aperto un fascicolo per omicidio colposo. Un’indagine che dovrà stabilire se ci siano state responsabilità o un omesso controllo.

Bimba morta nel sonno a 6 mesi

Una vicenda, quella di Parma, che, stando alle prime informazioni, ha molte analogie con quanto successo in provincia di Teramo, dove una bimba di 6 mesi morta, lo scorso aprile. Una delle educatrici del nido di Torano Nuovo, durante il giro di controllo ai bambini, ha notato che una piccola di 6 mesi, mentre era nella culla, non respirava. Sono subito scattate le procedure di emergenza e sul posto è intervenuto il 118. Ogni tentativo di rianimarla è stato però inutile.