di
M. Jat.
Scioperi dei trasporti nazionali e locali, quello generale del 12 dicembre e la mobilitazione di Ikea, il mese delle festività natalizie si preannuncia denso di agitazioni e disagi
Dicembre 2025 si apre con un quadro di tensioni che attraversa trasporti, servizi pubblici e grandi aziende, delineando un mese potenzialmente complesso per milioni di cittadini. Le ragioni delle proteste sono diverse — contratti fermi da anni, organizzazioni del lavoro contestate, timori legati alla manovra — ma l’effetto è cumulativo: treni, aerei, autobus e persino alcuni settori della distribuzione potrebbero rallentare o fermarsi in giorni cruciali per gli spostamenti e per il lavoro. Il calendario delle mobilitazioni compone così un mosaico di agitazioni che si intrecciano e intralciano la vita quotidiana mentre il Paese si avvicina alle festività.
Il 12 dicembre: sciopero generale
Il punto più sensibile del mese è il 12 dicembre, quando la Cgil ha proclamato uno sciopero generale contro la legge di bilancio. Il fermo coinvolgerà larga parte del mondo del lavoro e avrà riflessi immediati sui trasporti: i treni si fermeranno per quasi l’intera giornata, con ripercussioni attese sia sulla lunga percorrenza sia sulle linee regionali. Anche il trasporto pubblico locale dovrà fare i conti con riduzioni o sospensioni, in una giornata in cui sarà difficile prevedere la regolarità dei servizi. Alla base della protesta ci sono timori per l’impatto della manovra su salari, welfare e investimenti nei servizi essenziali, un nodo che nelle ultime settimane ha acceso il confronto sociale.
Roma sotto pressione il 9 dicembre: lo stop di Atac
Alle agitazioni nazionali si sommano quelle locali. A Roma, il 9 dicembre, il trasporto pubblico gestito da Atac si fermerà per 24 ore: un’interruzione che rischia di bloccare metro, autobus e tram, con conseguenze particolarmente pesanti in una città già alle prese con traffico e sovraccarichi infrastrutturali. Anche in altri centri urbani potrebbero registrarsi disservizi collegati a vertenze territoriali, in un contesto che si muove tra corse garantite e orari ridotti.
Il 17 dicembre tocca agli aeroporti: possibile giornata nera per i voli
Un altro nodo critico sarà il 17 dicembre, quando è previsto lo sciopero del personale aeroportuale e degli addetti all’handling. Le compagnie aeree stanno già segnalando possibili ritardi e cancellazioni, soprattutto per i voli nazionali e per quelli a breve raggio. Lo stop arriva proprio in quella fase dell’anno in cui iniziano i primi spostamenti natalizi, rendendo il rischio di disagi ancora più concreto.
La logistica rallenta: porti e consegne sotto osservazione
Il mese sarà complicato anche per la logistica. Alcune agitazioni interesseranno porti e servizi di movimentazione merci, un settore particolarmente delicato nelle settimane che precedono Natale. Eventuali rallentamenti potrebbero incidere sulla distribuzione di prodotti e materiali, con ricadute su consegne commerciali e attività produttive.
Ikea, il 5 dicembre la mobilitazione aziendale più rilevante
Accanto alle proteste del trasporto, dicembre vedrà anche una delle principali mobilitazioni aziendali dell’anno: lo sciopero nazionale dei lavoratori Ikea, fissato per il 5 dicembre. Le organizzazioni sindacali denunciano lo stallo del contratto integrativo, scaduto nel 2019, e una gestione considerata sempre più unilaterale. Il recente divieto di accesso alla mensa per i part-time con pause ridotte, il mancato riconoscimento delle professionalità specialistiche e il drastico taglio del Premio di partecipazione 2025 — che più della metà dei punti vendita non percepirà — sono diventati i simboli di un malcontento che ha superato la dimensione di un normale confronto negoziale. Il presidio si terrà davanti alla sede di Carugate, alle porte di Milano, in un periodo particolarmente sensibile per il settore della distribuzione.
3 dicembre 2025 ( modifica il 3 dicembre 2025 | 16:02)
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