Diverse fonti del ministero della Difesa degli Stati Uniti (anche noto come il Pentagono) hanno riferito a vari giornali l’esito di un’indagine interna riguardo all’uso fatto dal segretario alla Difesa Pete Hegseth del servizio di messaggistica Signal per le attività ufficiali. Secondo il rapporto dell’ispettore generale del ministero, Hegseth mise in pericolo i militari statunitensi condividendo informazioni su Signal, rischiando che queste venissero intercettate.

La questione al centro del rapporto risale allo scorso marzo, quando per errore il direttore dell’Atlantic Jeffrey Goldberg era stato aggiunto a una chat ristretta su Signal dove alcuni dei più importanti membri del governo stavano pianificando l’attacco del 15 marzo contro decine di postazioni degli Houthi in Yemen. Ad aprile il New York Times aveva raccontato come il segretario alla Difesa avesse condiviso informazioni dettagliate sullo stesso attacco anche in una seconda chat su Signal.

Signal, seppure crittografato, non è autorizzato dal governo per le comunicazioni in cui vengono condivise informazioni classificate, come l’organizzazione di un’operazione militare. Il rapporto dell’ispettore generale, che verrà reso pubblico in giornata, riferisce anche che Hegseth si è rifiutato di essere interrogato e che ha invece fornito una breve dichiarazione scritta.