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Renzo Arbore ricorda Ornella Vanoni («Ho un ricordo dolcissimo ed emozionante di Ornella Vanoni mentre canta nel 1969 Anema e core con un sentimento e una interpretazione ineguagliabile»), ricorda l’amicizia tra la cantante e Mariangela Melato, sua compagna e suo grande amore per molto tempo, ricorda il settimanale Gente. «Erano entrambe milanesi e devo dire che a Mariangela piaceva tantissimo la voce e l’interpretazione di Ornella: ci siamo incontrati in tantissime occasioni e le due artiste si intendevano immediatamente perché avevano un comune sentire artistico».
A Giovanni Terzi confessa che «Enzo Jannacci per me è stato un grande geniaccio, totalmente fuori ordinanza e senza avere maestri di riferimento. E poi Adriano Celentano: «È il numero uno assoluto, sia come cantante che come originalità di personaggio e, mi creda, lo è anche adesso». Parlando televisione, Renzo Arbone dice di essere stato «precursore di un nuovo modo di fare intrattenimento», ed è convinto che Fabio Fazio sia uno di quelli che sta portando avanti un certo tipo di intrattenimento.
Il figlio con Mara Venier
Parla di tutto volentieri, ma non del figlio perso da Mara Venier. «Di questo dolore preferisco non parlare».
Parla invece dell’influenza che suo padre ha avuto su di lui: «Mio papà faceva il dentista a Foggia e avrebbe voluto che anche io seguissi la sua carriera di dottore, ma non fu così.
Lui aveva una caratteristica straordinaria, quella del sorriso. Ovunque entrasse lasciava il segno, anzi diceva che prima faceva sorridere i pazienti, e poi toglieva loro il dente».
Gli amici che non ci sono più
Guardandosi ancora insiedro non fa fatica ad ammettere che le mancano «tantissime persone: da Gianni Boncompagni, a Gigi Proietti a Mario Marenco a Luciano De Crescenzo. Mi mancano gli amici che non ci sono più…».
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