BATURINA E PAZ – “Se possono giocare insieme? Tutti possono farlo. Sono di altissima qualità, molto giovani, sembra già che giochino insieme da una vita. Il buon giocatore lavora, si intende, però c’è un lavoro da fare tatticamente. Sì, possono giocare insieme. Vediamo le dinamiche. Poi tutti dobbiamo essere buoni difensori, esterni, trequartisti e attaccanti”.
RESTARE AL COMO – “Sì, questo è importante per te e non per i tifosi del Como. Io sono molto contento qua, dal primo giorno, sempre detto alla società e io penso che sono molto sincero. Ho ascoltato gente, ma non solo per andare. Sono un ragazzo di calcio, cosa succede nel futuro, come lavorano le altre squadre… io sono molto curioso e sincero. Non ho mai avuto dubbi, sono molto attaccato al presidente e a Ludi. Ho firmato un contratto di quattro anni e non si fa se non si crede in un progetto solido. Le parole le portano il vento, quello che fa di più è il lavoro e la costanza. Entrando qui ogni giorno alle 7 del mattino e via alle 23. Vogliamo portare la squadra più in alto possibile, è la cosa più importante. Quello che è successo non importa, non si finisce mai. Io devo essere tranquillo con la mia vita. C’è sincerità con la società, molta lealtà poi alla gente del Como. Non rispondevo quando mi chiedevate se fossi rimasto? Sì però noi siamo una società ancora piccola, non si parla tanto di noi. Ma anche Conte non si sapeva cosa avrebbe fatto. Ha fatto una dichiarazione post-scudetto e che si sarebbe confrontato con la società. Quante volte un allenatore di Serie B che porta la squadra in A non rimane? Prendono un altro. Perché per fare il prossimo step non sono preparati. Magari io non sono preparato per lo step dopo il decimo posto. C’è tanto confronto dopo la scorsa stagione, si deve fare bene. Finiremo questa stagione e se ne riparlerà, sicuramente. Io rimango qua e c’è sempre un senso”.
MILAN-COMO IN AUSTRALIA – “Se non mi sembra inutile? Strano, non è mai successo e già dice tutto. È vero che specialmente per noi, comaschi e società, dopo 21 anni che torniamo a giocare contro la Juventus, il Milan… la gente vuole andare a vedere lo spettacolo dal vivo. Abbiamo Fiorentina prima e Atalanta dopo, quando dobbiamo andare là non è bellissimo. Non posso parlare troppo, ma non mi preoccupa tanto perché la società se ne sta occupando. La gente che vive il calcio, che parla e vuole godere la sua squadra non lo può fare. Non mi sembra la cosa più giusta”.
SALTO DI QUALITÀ – “Si proverà a far più dell’anno scorso. Penso che siamo diversi, non si vede nono o ottavo posto… la salvezza era l’obiettivo chiaro dell’anno scorso. Ma noi vogliamo avere valore, la squadra deve essere forte e avere un’idea, migliorare il pressing dell’anno scorso, essere più compatti e Nico Paz cresci… abbiamo 4 giocatori di 19 anni, due di 20… mezza squadra può essere Under 21. A me piace perché li vedo lavorare, la qualità si è alzata, si gode e si va a mille. Lavorare con questi ragazzi, anche i nuovi… c’è fame e voglia di lavorare e fare bene. Io non posso chiedere di più. La qualità si è alzata e si deve alzare, sono molto contento, però quest’anno abbiamo ricevuto tre offerte dal valore di 122 milioni. Il Como non vuole solo comprare giocatori per poi venderli, siamo una società che vuole crescere. Nessuno di noi ha parlato di Europa, è un sogno per tutti, per la gente, però piano piano diventare ogni volta di più forte. E un giorno si dirà ‘siamo pronti ad andare in avanti’. Se siamo pronti per l’Europa? Magari sì, magari no. Giorno dopo giorno vedremo. La qualità l’abbiamo ma dobbiamo farla vedere. Con idee chiare e coraggio devastante”.
MORATA – “Se arriva? Vediamo. Non mi piace parlare di una cosa al 100% fatta”.
ASPETTATIVE – “I titolari che hanno giocato la prima parte con Lille faranno 60 minuti e la volta dopo sarà l’opposto, Douvikas, Nico sono arrivati tardi. Diao non giocherà, anche se è molto forte. Jesus Rodriguez giocherà la seconda, non questa. Tutti sono tornati bene fisicamente”.
FADERA – “Come sta? Niente di grave, una piccola cosa al flessore. Domani non c’è per giocare però sta bene”.
MESSI – “Possibilità che arrivi in futuro? Mai dire mai (ride, ndr). Noi siamo amici, anche le moglie e i figli. Lui sta bene in America”.
CUTRONE – “Fuori dal progetto? Si sta allenando come un animale, sempre con il sorriso, con una voglia molto interessante, come sempre lui ha fatto ma con una faccia diversa. Fisicamente sta bene. Come con Iovine e Gabrielloni, deve decidere lui. Se è pronto e gioca con questa positività, se continua a fare la differenza io non ho nessun problema. Per me sarebbe un piacere enorme. Per me come allenatore e per i tifosi. Lo spogliatoio è la cosa più importante, poi si può perdere o vincere. Deve dimostrare e competere, e divertirsi. La concorrenza con Morata e Douvikas? Ma è la competizione. Voglio 22 giocatori che si mangino il campo. Adesso chi non è pronto… dobbiamo avere la capacità di lavorare in competizione. Poi sarà ingiusto perché tutti e due sono là, dobbiamo fare la differenza in panchina. Venti giocatori di qualità simile per tutti i novanta minuti”.
MERCATO IN ENTRATA – “In entrata siamo vicini alla fine, manca poco, manca un attaccante e due difensori centrali e vediamo cosa facciamo con i portieri. Però manca poco. La cosa più importante per noi era di operare in entrata il più velocemente possibile, l’anno scorso non l’abbiamo fatto ed è difficile lavorare subito bene. Dopo di là ci sono giocatori che aspetti tanto, non ti danno quello che vuoi e magari andranno via. Se mostrano qualcosa di interessante rimangono. È sempre un’opportunità. Ma noi non aspettiamo nessuno”.
VISIONE DEL CLUB – “Rischio che si svalorizzi qualche giocatore? Se pensi a corto raggio magari sì, ma se pensi che Addai farà 20 gol? Te l’aspetti? Però ha un potenziale con il futuro del Como incredibile. Jesus Rodriguez ha fatto un campionato incredibile, Assane si è valorizzato, Nico, Alex Valle, Perrone… però c’è competenza. Conta più questo. E così ci guadagna il Como. Penso che ci sia molta qualità, specialmente a centrocampo. Io godo tantissimo in allenamento. Nel primo tempo la scorsa volta abbiamo fatto una partita ad alto livello. Questo fa vedere la mentalità di tutti, ad alcuni manca un po’ di tempo, però quando vedi tutte le grandi squadre che lottano per vincere normalmente ci sono competizioni”.
CENTROCAMPISTA – “Se manca un centrale più fisico? È vero, e questo è stato un dubbio mio in estate, alla fine ti fai la domanda. Chi siamo, come vogliamo giocare, per me Maxi Perrone è molto importante, Sergi Roberto può giocare da play e alla fine la mia testa mi dice che perdi un po’ di fisicità ma guadagna il nostro stile, la nostra idea. È stato un dubbio. Però è importante la consistenza e continuo a dire che questo non è un progetto per oggi”.
JACOB RAMON – “È vicino, ma senza firma non si può dire fatto, però arriverà prima di settimana prossima, magari prima di Marbella. Arriverà un altro, sì, stiamo cercando. Abbiamo bisogno di quattro centrali, Van der Brempt può diventare un centrale top in futuro però si deve lavorare tanto. C’è la fisicità e la qualità per diventare top. Stiamo cercando un altro giocatore dal profilo fisico”.
PORTIERE – “Se manca? Abbiamo comprato un giovane dal Brasile. Qui siamo tutti giovani, no?”.
COPPA ITALIA – “L’obiettivo di tutti, ma perché voglio sempre andare al campo per vincere. Ogni volta che giochiamo la Coppa Italia è per arrivare in finale e vincere. Lo pensiamo tutti, è la nostra mentalità”.
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