ABS cornering, quickshifter, traction control, sospensioni semiattive e ride-by-wire. Se oggi anche una naked media o una sport-tourer può vantare dotazioni elettroniche al top il merito è legato in gran parte al mondo della pista. È lì che si sviluppano, si testano e si stressano le tecnologie che poi, con il tempo, diventano parte della quotidianità. Oggi su una crossover da 8mila euro si possono trovare soluzioni sviluppate in Superbike o MotoGP. Le gare non sono solo velocità ma sono anche sicurezza, efficienza e controllo. E la strada, più che mai, beneficia di ogni decimo guadagnato in pista.

ABS Cornering: dalla Superbike al traffico urbano

L’ABS è obbligatorio su tutte le moto di nuova immatricolazione sopra i 125 cc, ma quello “cornering”, capace di intervenire anche con la moto inclinata, è nato in ambito racing. Ducati lo ha introdotto nel 2014 sulla Panigale 1199 S grazie alla collaborazione con Bosch e il sistema MSC (Motorcycle Stability Control). Oggi si trova anche su naked da 10mila euro come la KTM 790 Duke.

Quickshifter: dalla MotoGP alle naked medie

Cambio marcia senza frizione, fluido, istantaneo. Il quickshifter è diventato quasi “standard” su molte moto moderne. Eppure nasce per il MotoGP, dove l’interruzione dell’accensione per pochi millisecondi permette cambi rapidissimi senza perdere trazione. Oggi è presente anche su moto A2, come la Yamaha R7 o la Aprilia RS 457, con versioni up/down che coprono anche la scalata.

Traction Control & IMU: l’intelligenza del telaio

Il controllo di trazione elettronico non si limita a “tagliare” la potenza: nelle versioni evolute dialoga con una IMU (Inertial Measurement Unit) che monitora accelerazioni su 6 assi (rollio, beccheggio, imbardata, ecc.). Questo sistema è figlio della MotoGP e ha fatto il suo ingresso sulla Ducati Multistrada 1200 S nel 2010. Oggi lo troviamo perfino su scooter sportivi come il KYMCO AK 550 Premium.

Sospensioni semiattive: comfort a comando

Sulle Superbike ufficiali e in MotoGP si lavora con click, molla, idraulica e ritorno al box. Ma fuori dalla pista, chi vuole tutto subito trova una risposta nelle sospensioni semiattive, capaci di adattare la taratura in tempo reale in base allo stile di guida, al carico o alla modalità impostata. BMW le ha lanciate sulla HP4 nel 2013 con il sistema DDC (Dynamic Damping Control), ora presente anche su molte GS.

Ride-by-Wire: niente cavi, tutto sotto controllo

L’acceleratore elettronico, introdotto per la prima volta da Yamaha nel 2006 sulla R6, è oggi onnipresente. Non solo ha semplificato il cablaggio, ma ha aperto la porta a mappe motore, cruise control, launch control e gestione elettronica integrata. Un sistema nato per il racing, che oggi troviamo persino su maxi-scooter e crossover.

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