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La pausa nazionali non fa bene alla Reyer Venezia, che contro l’Hapoel Midtown Jerusalem rimedia nel giro di tre partite un altro pesantissimo KO esterno in EuroCup (dopo quello di Lubjana).
E’ quindi un 9° turno europeo amaro per gli orogranata, che in quel di Belgrado avrebbero voluto dar seguito a quanto di buono visto la scorsa settimana in casa contro il Manresa, imitando quanto di buono stanno mettendo in atto in campionato. Questa sconfitta mette un in difficoltà i lagunari da un punto di vista della classifica, con la truppa di coach Spahija che con un record di 4 vittorie e 5 sconfitte si trova nella zona calda dove si lotta per un posto ai playoff, e dove mano a mano che si procede con la regular season sono concessi sempre meno errori.
Dall’altra parte invece l’Hapoel si conferma una delle squadre da battere, con gli israeliani che si trovano in vetta al Gruppo A (insieme al Cedevita Lubiana) con un record di 7 vittorie e 2 sconfitte.
Hapoel Midtown Jerusalem 98-66 Umana Reyer Venezia: l’analisi della gara
Se consideriamo che l’Hapoel è secondo per punti segnati, primo per valutazione (PIR) e primo per % da due, oltre ad aver vinto 6 dei primi 8 incontri, la partita sulla carta era di quelle da prestazione granitica. Cole e soci però non trovano la serata giusta e contro una squadra del genere se gioca sottotono a fine partita ci si ritrova con un divario notevole.
Quello della Hala Sportova Ranko Zeravica è a tutti gli effetti un no-game. Gli uomini di coach Alon prendono da subito il controllo della partita mettendo il doppio dell’energia rispetto agli avversari. Il 14-2 dell’avvio indirizza già la gita della Reyer a Belgrado, con gli orogranata che tra palle perse, errori al tiro e una difesa troppo permissiva (soprattutto con le conclusioni dal perimetro) all’intervallo lungo si ritrovano sotto di 21 lunghezze. I secondi 20′ di gioco sono una pura formalità per Harper e soci, che non solo mantengono con tranquillità il gap, ma lo estendono fino al +32 finale.
I padroni di casa mettono a frutto l’approccio centrato alla sfida e la super partenza, tra canestri in transizione, rimbalzi offensivi e amministrazione del ritmo. L’Hapoel, una volta scappato su porti sicuri, si lascia andare a qualche errore in più, macchiando soprattutto il dato del tiro dalla lunga distanza e delle palle perse. Ma poco importa, gli israeliani contano ben 6 uomini in doppia cifra, registrano 24 assist e dominano la sfida sotto le plance per 47 a 29, mettendo in campo una prestazione che li conferma come una delle squadre da battere.
Dall’altro lato sono altrettanto emblematici i numeri messi in piedi dalla Reyer: 46% da due, 23% da tre, 60% ai liberi e 20 palle perse. A questi va unito anche il già citato confronto a rimbalzo, dove Venezia concede ben 13 seconde chance ai propri avversari. Al di là degli errori in fase offensiva, dove nessuno riesce ad incidere prendendo prendere per mano i compagni, a preoccupare è la mancanza di solidità in difesa, con gli orogranata che non riescono a smorzare nella propria metà campo le difficoltà nel trovare il fondo della retina.
Una situazione non è proprio un’eccezione in questa prima di stagione e che sottolinea una volta di più come i lagunari quest’anno necessitino per forza di un attacco produttivo per portare a casa le partite, trovando meno aiuto da quell’energia difensiva che negli anni aveva portato grandi soddisfazioni.
Il tabellino del match
Parziali: 21-12; 26-14; 20-18; 31-22
Totali: 21-12; 47-26; 67-44; 98-66
Hapoel Midtown Jerusalem: Harper* 18, Carrington* 15, Wiley* 10, Paretsky 2, Winston 12, Huber 3, Perri, Lamb 5, Skapintsev 11, Zoosman* 15, James* 7. Rimbalzi: Lamb 10. Assist: Harper 9. Coach: Alon
Umana Reyer Venezia: Tessitori 4, Cole* 12, Horton* 4, Lever 5, De Nicolao, Candi 8, Bowman* 11, Wheatle 7, Nikolic 4, Parks* 7, Wiltjer* 1, Valentine 3. Rimbalzi: Horton 5. Assist: Candi 6. Coach: Spahija