Ci sono breaking news più breaking delle altre. Quella che irrompe in un freddo pomeriggio di dicembre fa sicuramente parte di questa categoria: Dario Vitale lascerà il 12 dicembre la direzione creativa di Versace dopo soli otto mesi. Un annuncio che arriva a soli due giorni di distanza dalla finalizzazione dell’acquisizione della Medusa da parte del gruppo Prada per 1,3 miliardi di dollari.
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Negli ultimi mesi, il settore ci ha abituati a vedere un cambio vorticoso alle direzioni creative delle più note maison (qui aggiorniamo tempestivamente), ma in fin dei conti a questo «gira la moda» non ci si abitua proprio perché i colpi di scena sembrano non finire mai. Dario Vitale era diventato Chief Creative Officer di Versace lo scorso aprile, succedendo a Donatella Versace.
Il designer campano si era fatto notare nei suoi anni da Miu Miu e come braccio destro di Miuccia Prada e, in vista dell’acquisizione da parte del Gruppo Prada, tutto faceva pensare che il sodalizio fosse destinato a durare. Invece si è vista una sola sfilata: la collezione la Primavera-estate 2026 alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano per un debutto nel nome di Gianni Versace, i suoi ruggenti anni ’80, mixati a echi pasoliniani ispirati al film Teorema.
«Desideriamo ringraziare sinceramente Dario per l’eccezionale contributo allo sviluppo della strategia creativa del marchio durante questo periodo di transizione e gli auguriamo il meglio per le sue future esperienze professionali», ha dichiarato Versace in una nota firmata da Lorenzo Bertelli, il nuovo Versace Executive Chairman. Dall’azienda fanno sapere che la separazione è avvenuta «di comune accordo» e che il nome di chi prenderà il timone della casa del prestigioso brand sarà diffuso «a tempo debito». In questo interregno, prima delle prossime sfilate, il team creativo sarà guidato da Emmanuel Gintzburger, il CEO di Versace. In attesa di un’altra breaking news.