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L’attrice Michela Miti, celebre grazie ai film con Alvaro Vitali, sta vivendo una profonda crisi economica. Soprattutto ora, dopo la morte dello scrittore Alberto Bevilacqua. Il motivo esatto lo spiega lei, al settimanale Gente: «Dopo la morte di Alberto, nel 2013, col quale ho convissuto anni meravigliosi, si è ammalata mia madre Ivana e per curarla ho depauperato tutti i miei risparmi. Ora che è morta non ho più nulla».
L’avviso di sfratto – E non ha nemmeno un parente a cui rivolgersi. Ora vive alla giornata circondata da scatoloni, «dove ho infilato quello che più di caro vorrei riuscire a conservare, come per esempio i libri di Alberto. Purtroppo mi hanno anche notificato l’avviso di sfratto, per fortuna prorogato fino a settembre. I miei giorni di permanenza in questa casa sono davvero agli sgoccioli. Sono senza gas e solo grazie all’ausilio di un miracoloso fornetto elettrico riesco a cucinarmi un pasto almeno una volta al giorno».
E non può nemmeno cercarsi un lavoro perché «mi sono rotta il menisco e poiché non ho i soldi nemmeno per operarmi, perché dovrei fare un intervento particolare, e acquistare medicinali per curarmi, e fare molte sedute di fisioterapia, cerco di resistere non sforzando il ginocchio quando cammino, ma faccio molta fatica a stare in piedi».
Gli assistenti sociali e la Caritas – Ora va avanti grazie agli assistenti sociali e alla Caritas. Presto riceverà un assegno di inclusione che è un piccolo sostegno economico che «mi permette di sopravvivere. Ma non di pagare l’affitto». E per avere una casa popolare i tempi sono lunghissimi. Così, «ho dovuto vendere quasi tutti gli oggetti d’oro più cari, per la sopravvivenza anche un’ambra che mi regalò Alberto».
Le dichiarazioni – Al settimanale diretto da Umberto Brindani ricorda i bei tempi, quando tutto cominciò: «Partecipai a un concorso di bellezza e venni eletta Miss Cinema Riccione.
Da lì iniziò tutto. Mi proposero un cameo nel film Dimenticare Venezia. Nel 1980 fui scritturata per condurre, su Raiuno, la rubrica Game all’interno del programma pomeridiano per ragazzi 3,2,1… contatto! Nel marzo 1981 posai senza veli per l’edizione italiana di Playboy, poi venni scritturata per due film Pierino contro tutti e Pierino colpisce ancora, dove recitai al fianco di Alvaro Vitali».
Il produttore cinematografico – In passato ha raccontato di avere subito avance molto pesanti da un produttore cinematografico molto importante che le ha osteggiato la carriera per anni e anni… E dopo anni ha deciso di svelare il nome: «Mario Cecchi Gori, il padre di Vittorio. Fu lui a ostacolarmi in numerosi provini, per moltissimi film, e per questo motivo poi mi sono dovuta sottoporre a terapie e analisi con specialisti per superare questi traumi che hanno segnato profondamente la mia carriera. Un ricordo incancellabile».
L’amore con Bevilacqua – Poi l’incontro con Alberto Bevilacqua: «Il nostro amore è durato quasi 20 anni. Tra noi c’era un feeling particolare. Ci completavano l’uno con l’altra. Quelli con lui furono anni fantastici». Rimpianti di non aver avuto un figlio? «Perché il trauma della separazione dei miei genitori ha sempre inibito il mio desiderio di maternità. Ma a oggi questo è diventato un grande rimpianto».
Alla collega Patrizia Vassallo parla anche del testamento di Alberto. «Nessuno dei due pensava alla morte. Pensi che poco prima della sua scomparsa, Alberto voleva intestarmi i suoi diritti di autore. Poi, quando si è ammalato, alcuni suoi familiari hanno costruito una cortina di ferro tra me, lui e loro. Oggi mi auguro di non perdere tutto. Perché non saprei proprio dove andare».